Negozi e hotel fanno il pieno di contributi
Dodici milioni di euro di investimenti programmati, di cui tre e mezzo verranno certamente fatti grazie a contributi di un milione e 200mila euro distribuiti dal Comune con i finanziamenti europei previsti in base ai Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile (Pisus). Si abbelliranno così 20 tra negozi, alberghi e attività artigianali del centro cittadino, in un’area compresa tra le Rive e largo Barriera, che ristruttureranno e renderanno più attrattivi e funzionali i propri ambienti. Erano state ben 119 le domande giunte da commercianti, artigiani, albergatori, esercenti che se avessero ottenuto i contributi avrebbero complessivamente messo in campo, come detto, 12 milioni. È probabile che ora la maggior parte di loro desisterà, ma non altrettanto faranno i venti “vincitori” della graduatoria che ieri è stata resa nota dall’assessore allo Sviluppo economico Edi Kraus e dal direttore d’area Lorenzo Bandelli.
L’intervento largamente più cospicuo è quello che si sta accingendo a fare la Forum&Nomad srl che dopo aver acquistato per 2,2 milioni di euro lo stabile di via Mazzini 11 che un tempo ospitava il negozio di articoli sportivi Marinoni e il Gruppo anarchico Germinal ha programmato un investimento di altri 2 milioni 296mila 350 euro per trasformarlo in un albergo di 42 stanze e quasi 100 posti letto. Il titolare è il designer macedone Sasha Nikolowski già titolare assieme alla moglie Svetlana di un altro albergo: il Forum boutique hotel di via Valdirivo 30. «Sono qui da 32 anni - ha dichiarato recentemente - e ho scelto Trieste per vivere e lavorare diventando un tifoso di questa città più di tanti triestini». Gli andrà un contributo di 100mila euro, il massimo possibile, così come ad altri cinque imprenditori che hanno programmato investimenti complessivi superiori a questa cifra. Tra questi l’Ottica Visus di Elena Pellaschiar che come molti ricorderanno è stata assessore al Commercio nella prima fase di questa giunta comunale. Gli altri quattro sono Silvia Ussai (servizi alla persona e alle imprese), Antonieta Andrea Farina (commercio) e in ambito del turismo Diana Adaktilos con Ladi D e Cristina Zettin. Sono quattordici invece gli imprenditori “premiati” che hanno programmato investimenti compresi tra i 25 e i 60mila euro e che hanno ottenuto contributi compresi tra i 4 e i 48mila euro. Come si vede dalla tabella, si tratta di sei commercianti, quattro aziende che si occupano di servizi alla persona e alle imprese, una impegnata nell’artigianato artistico e tre che si occupano di turismo. Tra questi vi sono anche l’hotel Italia e il negozio Smolars. Primo degli esclusi dalle graduatorie e che potrà subentrare in caso di rinunce il buffet Da Siora Rosa.
«In questo modo - ha sottolineato l’assessore Kraus - non solo stimoliamo la crescita del tasso imprenditoriale per quanto riguarda le medie, piccole e micro imprese, ma accresciamo anche la qualità dei servizi nel centro cittadino». E Bandelli ha aggiunto che con Pisus, Trieste ha a disposizione quasi cinque milioni di euro che vengono investiti nel centrocittà anche in altri progetti che riguardano in particolare la ristrutturazione di edifici e musei e la creazioni di assi ciclopedonali. I parametri in base ai quali dovevano obbligatoriamente essere valutati i progetti riguardavano il risparmio energetico, l’abbattimento delle barriere architettoniche con punteggio più elevato per le imprese neocostituite, quelle formate da giovani o da donne e le aggregazioni tra imprese. Tra i 119 progetti che puntavano a ottenere il finanziamento, ben 49 provenivano dal comparto del commercio, mentre 36 facevano riferimento all’ambito turistico, ma i risultati si ribaltavano considerando il valore dei progetti: quelli del turismo superavano complessivamente i 6 milioni, il commercio si fermava a 4 milioni 300mila euro.
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