Negozi aperti il Primo Maggio «Lo celebriamo lavorando»

«Celebreremo lavorando il diritto al lavoro». Il tam tam e l’appello si sono diffusi, in queste ore, un po’ in tutta la regione, e anche a Gorizia, Monfalcone e nel resto dell’Isontino saranno in tanti i commercianti che raccoglieranno l’invito di Confcommercio ad alzare le serrande nella giornata di sabato 1 maggio. Un qualcosa di un po’ irrituale, ma che vuol centrare un doppio obiettivo: da un lato, aggiungere un giorno di incassi in più (approfittando magari della presenza nei centri abitati di più persone, vista la giornata festiva) dopo mesi difficilissimi, dall’altro lanciare un segnale forte sulla volontà della categoria di tornare a recitare un ruolo centrale nella comunità, sperando di aver superato una volta per tutte la fase più dura della pandemia e rilanciando la sfida ai colossi del commercio online che nell’ultimo anno l’hanno fatta da padroni.
Sui suoi profili social la Confcommercio di Gorizia ha voluto postare un messaggio per coinvolgere il maggior numero di professionisti possibile, parlando di «un modo diverso quest’anno per celebrare il diritto al lavoro». «Anche i negozi del settore moda sono rimasti chiusi per decreto in zona rossa, in alcune regioni fino a 140 giorni – si legge ancora nel post della Confcommercio –. Se le aziende chiudono non ci sarà più futuro per molti imprenditori e lavoratori con le loro famiglie, ma anche per le nostre città che rischiano una progressiva e inesorabile desertificazione, perdendo anima e appeal, sicurezza, decoro, relazioni, professionalità e valore immobiliare. Insomma, non vogliamo lasciare il nostro futuro ai colossi del web, che si sono avvantaggiati proprio dalla chiusura forzata dei nostri negozi». Di qui, appunto, la scelta di “festeggiare” con il lavoro, aprendo i negozi, la festa del lavoro.
«C’è voglia e bisogno di lavorare – racconta il presidente mandamentale dell’Ascom Gianmarco Zotter –, e tra i nostri colleghi del centro cittadino moltissimi hanno già fatto sapere che aderiranno, tenendo aperto il loro negozio il 1° maggio». In particolare dovrebbe alzare le serrande buona parte delle attività di corso Verdi e del tratto più centrale di corso Italia, ma anche in piazza Vittoria e in altre vie del cuore di Gorizia ci sono negozianti che hanno aderito. «In 25 anni di lavoro praticamente mai ho tenuto aperto il 1° maggio, per una questione di principio, ma quest’anno per tutti noi questa giornata ha un significato molto importante – spiega anche Antonella Pacorig di Federmoda –. Al di là del fatto che siamo stati fermi a lungo a causa della pandemia, se ora vogliamo far rivivere i centri storici, tutte le attività devono fare la loro parte. Noi ci siamo».
Ovviamente le aperture nella giornata festiva – che, lo ricordiamo, non potranno riguardare i centri commerciali – saranno più probabili nei centri principali, piuttosto che nei paesi, ma oltre che a Gorizia ci si aspetta di vedere un buon numero di attività aperte anche a Monfalcone, dove in tal senso è impegnata anche Vivacentro. «Le adesioni si concentreranno soprattutto nelle zone centrali della città, piuttosto che in periferia – racconta il presidente mandamentale dell’Ascom di Monfalcone Roberto Antonelli –, ma credo di poter dire che al momento ci sono già una ventina di attività decise a lavorare il 1° maggio. La speranza è che, non solo quel giorno ma in tutte le prossime settimane e i prossimi mesi, la gente risponda al nostro impegno e alla nostra disponibilità, facendo i suoi acquisti nei negozi, e non sul web, i cui network si sono arricchiti in questi mesi segnati dal Covid». —
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