Navi da crociera: Viking raddoppia l’ordine a Fincantieri
TRIESTE. A luglio erano due, ora a dicembre sono altre due, se tutto andrà per il verso giusto più avanti ne arriverà un altro paio: la strategia oceanica di Viking, armatore finora specializzato nelle crociere fluviali, ha aperto un nuovo, promettente versante di committenza per Fincantieri. Adesso quattro unità sono sicure, con un’opzione esercitabile per un’ulteriore coppia di navi.
Ieri l’annuncio “combinato” di Fincantieri e Viking: una nota stringata che si limita a precisare le dimensioni delle unità ordinate, che avranno una stazza lorda di 48 mila tonnellate, “gemelle” di quelle acquisite in estate “sottraendole” al concorrente franco-coreano Stx (ex Chantiers de l’Atlantique). La notizia è senz’altro buona, perchè con questa pesca di fine anno, su un totale di 9 unità crocieristiche commissionate dallo shipping mondiale nel 2012, Fincantieri ne ha portate a casa 6, un consistente due terzi del mercato.
Ora bisogna attendere il perfezionamento del contratto, percorso che prevederà diversi mesi, lungo i quali verranno definiti gli aspetti finanziari dell’operazione: solo allora si sapranno i cantieri ai quali le navi Viking saranno assegnate. Proprio le dimensioni medio-piccole, lontane dai 140 mila tsl delle Carnival costruite a Monfalcone, fanno ritenere che probabili candidati a fabbricare le Viking siano gli stabilimenti di Ancona, Genova-Sestri, forse la stessa Marghera.
L’armatore non ha voluto specificare il valore della commessa e i tempi di consegna delle unità: si può azzardare, in analogia con quanto trapelò nello scorso luglio, che il prezzo si aggiri sui 300 milioni di dollari a nave. Riguardo la consegna, per i precedenti ordini la previsione indicava l’inizio 2015 e l’inizio 2016: è presumibile che per la nuova “coppia” si proceda verso il 2017.
Come prima accennato, uno degli aspetti più delicati dell’operazione concerne il finanziamento. Cassa depositi e prestiti, che attraverso Fintecna è la nuova proprietaria di Fincantieri, ha supportato la commessa Viking dello scorso luglio con un prestito all’armatore fino a 400 milioni di euro. Giuseppe Bono, amministratore delegato del gruppo navalmeccanico, ha auspicato che le istituzioni preposte per sostenere l’export possano continuare ad appoggiare la cantieristica. Il capo-azienda ha chiesto anche il massimo impegno da parte del sindacato e delle maestranze, affinchè i risultati raggiunti nel 2012 possano essere mantenuti.
Viking River Cruises è una società relativamente recente, sorta nel 1997 negli Stati Uniti ad opera di un consorzio scandinavo-olandese. Presidente e co-fondatore della compagnia è Torstein Hagen, il quale, nella nota congiunta Viking-Fincantieri, ha chiarito che il target dell’armatore è quello del viaggio oceanico esclusivo, a bordo «di navi di piccole dimensioni e dal grande valore aggiunto». Viking si concentra sulla navigazione fluviale e comincia con quattro navi comprate in Russia: nei quindici anni di attività ha operato nell’Europa centro-occidentale (Reno, Meno, Danubio, Elba, Senna, Rodano), in Russia e in Ucraina, in Egitto, in Cina e in Vietnam.
L’agreement Fincantieri-Viking prevede iniziative congiunte per lo studio della propulsione a gas naturale liquegfatto (Lng). Il gruppo italiano è già in pista su questo tema, perchè il traghetto, ordinato dal Quebec, avrà un propulsore Lng costruito da Wartsila.
Riproduzione riservata © Il Piccolo