Gli studenti dell’istituto Nautico di Trieste diventano sentinelle in difesa del mare

Un patto di collaborazione della scuola superiore con Arpa, Regione e Lega Navale Italiana per la tutela dell’ambiente

Roberta Mantini
La presentazione del progetto ambientale tra terra e mare (Lasorte)
La presentazione del progetto ambientale tra terra e mare (Lasorte)

Promuovere la cultura della sostenibilità e della tutela dell’ambiente marino tra i giovani trasmettendo una visione del mare, come strumento di navigazione, ma anche come risorsa da preservare nel tempo per le future generazioni, è l’obiettivo della nuova collaborazione tra Arpa Fvg-Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, l’Isis Nautico “Tomaso di Savoia Duca di Genova” e la Lega Navale Italiana sezione di Trieste.

Salvaguardia dell'habitat marino, patto fra il Nautico di Trieste e l'Arpa Fvg

Il progetto è stato presentato questa mattina, 20 marzo, nella sede della Lni, che, come ricordato dal suo presidente Roberto Benedetti «ha tradizionalmente valori che sono condivisi con Arpa, in termini di tutela ambientale». «Grazie ai nostri soci - ha spiegato Benedetti -, mettiamo a disposizione dell’istituto nautico le imbarcazioni per le uscite in mare».

«Quando parliamo di giovani – ha detto l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro – parliamo al futuro, e questa iniziativa, che coinvolge gli studenti del Nautico in un’ottica di concreta e vera tutela dell’ambiente e del nostro mare, guarda con lungimiranza al domani». L’assessore ha poi specificato: «È una vera e propria partnership tra Nautico, studenti, Lni e Arpa, nata perché la Regione crede molto in questa scuola e vuole investire nella formazione dei giovani per il loro futuro, per il nostro futuro, e avremo altre collaborazioni in tutti i campi, anche in quello sportivo».

I dettagli

Gli studenti coinvolti nel progetto sono quelli del primo anno. Durante le uscite in mare hanno l’opportunità di monitorare i parametri fisici dell’acqua lungo una rotta prestabilita, il “transetto”, e confrontarli successivamente con i dati stimati dai modelli ambientali di Arpa Fvg, oltre che con i dati rilevati dalla rete Radar Hf del Golfo di Trieste. «Voi ragazzi siete importanti – ha detto Il direttore generale di Arpa Fvg Anna Lutman –: facendo il monitoraggio a mare dei parametri fisici, correnti, onde, vento, ci permettete di vedere se il nostro modello è corretto».

Lutman ha voluto anche sottolineare l’importanza del progetto dove vengono coinvolti. Infatti, la normativa europea Marine Strategy pone come obbiettivo agli Stati membri dell’Unione europea di raggiungere il buono stato ambientale – Good Environmental Status-GES – per le proprie acque marine e chiede di monitorare i rifiuti, i macro rifiuti sul mare. «Questo lo farete voi, due volte la settimana, fino a dicembre, e ci darete la conoscenza di questa situazione, poi ci darete una risposta e ci farete capire, e anche questo è un descrittore di Marine Strategy, se ci sono meduse, come vi hanno detto i biologi. Ci permetterete di monitorare e portare questi risultati fino in Europa. Infine ci potrete dire se sta arrivando la mucillagine: sappiamo l’impatto che ha sul nostro Golfo».

Francesco Fazari, preside del Nautico, ha ringraziato Regione, Arpa e Lega Navale Italiana: «Avete reso possibile questa collaborazione investendo molte risorse, chi investe nella scuola lo fa guardando al futuro del nostro Paese». Fazari ha infine rimarcato: «Vado fiero di questo progetto, e della scuola che dirigo che in quasi due anni ha raddoppiato il numero degli iscritti, (nel 2024+35% sul 2023). È una scuola di 271 che Trieste ama, e che viene amata».

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