Natale laico, la Lega chiede la testa del preside

Federiga annuncia un’interrogazione al ministero sulla scuola di Melara: «Si azzera la nostra cultura»

Un’interrogazione al ministero dell’Istruzione per rimuovere il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Iqbal Masih di Melara dopo la “scomunica” della diocesi triestina per l’assenza di qualsiasi riferimento alla Natività, presepe o canto natalizio che sia. Ad annunciarla è il capogruppo alla Camera e segretario della Lega Nord Massimiliano Fedriga. «Ognuno è individualmente libero di pensarla come crede, ma ciò che è assolutamente inaccettabile - afferma il parlamentare - è che un dirigente scolastico imponga ai bambini e agli insegnanti la propria distorta visione del mondo, basata sulla negazione delle tradizioni e sull’azzeramento della cultura che è propria del nostro popolo».

«Una posizione - prosegue Fedriga - che fa a pugni con la decisione della massima istituzione laica del nostro Paese, ovvero la presidenza della Repubblica, di ospitare i presepi di tutte le regioni. Si evince pertanto che, a Melara, il laicismo altro non sia che un banale pretesto per sdoganare il più vergognoso dei fondamentalismi».

Ma non è finita, Fedriga si spinge oltre e critica aspramente Andrea Avon, il dirigente scolastico del polo di Melara che ha qualcosa come ottocentocinquanta iscritti tra materne, elementari e medie (e un centinaio di insegnanti). Avon che è stato “scomunicato” in particolare da monsignor Ettore Malnati, il vicario episcopale («Sono anni che a Melara di fanno lotte su questo, questa è la testardaggine dei laicisti», aveva dichiarato senza mezzi termini don Malnati).

«Le dichiarazioni del dirigente scolastico, secondo cui il Natale non avrebbe a che fare con la religione cattolica - insiste Fedriga -, sono talmente stucchevoli che sotto Pasqua non mi stupirei se venisse a raccontarci che la celebrazione non riguarda la risurrezione di Cristo ma le uova di cioccolato. La scuola deve essere un luogo non solo di apprendimento nozionistico bensì di condivisione di un percorso valoriale che non può prescindere da una presa di coscienza delle radici che determinano la nostra identità: per questo - chiarisce il deputato leghista - presenterò un’interrogazione al ministero competente, sollecitando adeguate sanzioni e chiedendo la rimozione del dirigente in questione».

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