Nasce lo sportello per la comunità serba

Un vero e proprio punto di riferimento per i cittadini serbi residenti nel nostro territorio. Si tratta dello sportello informativo per la comunità serba di Trieste (che conta oggi all’incirca diecimila persone) e dell'intera regione, attivato attraverso la convenzione sottoscritta ieri da Regione, Comune di Trieste, Camera di Commercio e Prefettura, insieme ai rappresentanti del Consolato generale di Serbia e della Comunità religiosa serbo-ortodossa di Trieste.
Si tratta di uno strumento istituito con la legge regionale che fu approvata nel febbraio 2013 (in base alla proposta dell’allora consigliere regionale Pdl Piero Camber con altri firmatari). Nel corso di una breve cerimonia che si è svolta nel palazzo del Consiglio regionale di piazza Oberdan, è stato sottolineato come lo sportello rappresenti un ulteriore tassello nel consolidamento dei rapporti istituzionali tra la Repubblica di Serbia e la nostra regione, frutto di un intenso lavoro portato avanti dalle autorità locali insieme alla comunità serba del territorio.
Lo sportello, che fornirà una serie di servizi di consulenza burocratico-amministrativa, finalizzati a promuovere l'integrazione sociale, economica e culturale, avrà sede in via Genova 15 e sarà operativo tra circa un mese.
«Da una parte si tratta di un riconoscimento alla comunità serba del nostro territorio: una comunità storica, bene integrata e produttiva» - ha sottolineato la governatrice Debora Serracchiani -. «Dall'altra rappresenta un ulteriore radicamento delle relazioni internazionali con la Repubblica di Serbia, avviate in una recente visita a Belgrado, sul fronte dei rapporti commerciali, di una migliore collaborazione nell'ambito della strategia europea per la macroregione e del protocollo d'intesa sui centri di ricerca scientifica».
Concetti che sono stati ripresi dal sindaco di Trieste Roberto Cosolini. «La comunità serba rappresenta una parte importante della città di Trieste e porta avanti con orgoglio le proprie tradizioni di storia e cultura» - ha affermato il primo cittadino -. «Lo sportello diventa dunque uno strumento in più sul fronte dell'integrazione della stessa comunità in una città coesa e che è sempre cresciuta valorizzando le diversità». Soddisfazione è stata espressa anche dal console generale di Serbia a Trieste Dragan Kicanovic, che ha evidenziato come questa nuova iniziativa rappresenti «un grande passo in avanti nell'ambito delle relazioni economico-culturali tra i due Paesi»; e dal presidente della comunità religiosa serbo-ortodossa di Trieste Zlatimir Selakovic, che si è soffermato sul fatto che lo sportello informativo costituisce «un obiettivo fondamentale per una comunità storica a Trieste, raggiunto al termine di un lungo lavoro di collaborazione, oltre che prezioso nell'ottica delle future generazioni».
Infine per Walter Stanissa, della Camera di Commercio di Trieste, «la convenzione incarna un passaggio importante sul fronte dell'integrazione di una comunità molto attiva in città».
Pierpaolo Pitich
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