Nasce la moka dal design triestino

Ricercatori di Esteco e illycaffè firmano “Pulcina”, l’ultima tecnologica creatura prodotta dalla Alessi
Di Ugo Salvini

Chi l’ha disegnata ha pensato a una fuoriserie, coniugando estetica e funzionalità, per garantire un prodotto finale di qualità. Si chiama “Pulcina” la moka ultima nata dalla collaborazione fra la Alessi, azienda italiana che fra cinque anni festeggerà il primo secolo di attività nel mondo del design, e la illycaffè, marchio leader a livello mondiale nel suo settore, presentata nel corso di un evento svoltosi all’Area di ricerca di Padriciano. Ma per garantire la realizzazione di un risultato di questo tipo, cioè di una moka capace di essere al contempo bella e in grado di dare una buona tazzina di caffè, era necessario anche il contributo della tecnologia più avanzata. Ecco perciò entrare in scena i ricercatori dell’Aromalab della illycaffè, da più di un decennio impegnati nell’analisi del funzionamento della moka tradizionale e della bevanda, sotto il profilo chimico e sensoriale, il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste, in particolare il gruppo che si occupa di termo fluido dinamica, e la Esteco, azienda triestina che opera all’interno dell’Area di ricerca di Padriciano e che si dedica allo sviluppo di software per l’ingegneria.

In questo caso, la Esteco ha delineato un modello individuando le combinazioni dei migliori parametri. «Abbiamo contribuito alla progettazione industriale di questo prodotto - ha detto Carlo Poloni, presidente della Esteco - frutto di un eccellente design, garantito da Michele de Lucchi della Alessi, ottimizzando, sulla base delle indicazioni che ci ha fornito inizialmente la illycaffè, il prodotto finale, cioè la moka. Gli elementi fondamentali di “Pulcina” - ha aggiunto- sono tre. Il primo è l’attento studio preliminare, fatto dai tecnici della illy, che hanno approfondito soprattutto l’aspetto che riguarda la temperatura che garantisce la miglior tazzina di caffè. Il secondo è il modello numerico termodinamico della moka, realizzato dall’Università. Il terzo è il risultato della tecnologia di ottimizzazione, realizzata da noi, che ha permesso di accoppiare la valorizzazione della forma alle prestazioni dell’oggetto. Volendo fare un paragone – ha concluso Poloni – possiamo dire che abbiamo fatto ciò che siamo abituati a fare in campo automobilistico, dove spesso siamo chiamati a coniugare le geometrie per garantire alle vetture in produzione la migliore aerodinamicità e sicurezza possibili».

«Estetica e funzionalità - ha spiegato Luciano Navarini, responsabile della ricerca e coordinatore scientifico alla illycaffè - sono aspetti indissolubili se si vuole migliorare la qualità della bevanda. Il progetto si è sviluppato tenendo presente l’importanza di un oggetto quotidiano come può essere una moka. “Pulcina” è la somma della creatività della Alessi - ha proseguito - della qualità del caffè illy e della competenza e della bravura di chi, qui all’Area di ricerca, ha saputo elaborare un impianto che è decisamente all’avanguardia in tutti i suoi aspetti. “Pulcina” è un fondamentale passo in avanti - ha concluso - per la tecnologia applicata al gusto della bevanda caffè».

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