Nasce la “Casa Blu” per vivere in autonomia ma assistiti da vicino



Un nuovo percorso di vita per gli anziani autosufficienti: c’è questo alla base del programma “Abitare attivo” ideato da TeleVita Spa, Fondazione Ananian e Società consortile Casa Fvg. In via della Scalinata 3 ha preso forma il progetto “La Casa Blu”, presentato ieri in un incontro pubblico. Si tratta di un immobile residenziale di proprietà della Fondazione Ananian che costituisce «un modello di abitare – ha affermato la presidente di TeleVita Michela Flaborea – che si pone all’incrocio tra l’autonomia delle persone e la sussidiarietà nei loro confronti».

Trieste, lo sappiamo, è tra le città italiane dove l’età media della popolazione è più alta: una sfida da vincere per il benessere di tutti. «Vogliamo gestire bene il nostro patrimonio – ha detto il presidente della Fondazione Ananian Fabio Cipriani – e dare un contributo al benessere sociale». “La Casa Blu” rientra dunque in un’ottica di prevenzione e sostegno di quelli che saranno gli anziani di domani. Questo nuovo progetto prevede 12 appartamenti disposti su quattro piani ed è oggi in grado di ospitare fino a 24 persone. Le soluzioni abitative dell’edificio comprendono una camera matrimoniale ciascuna, a disposizione d’un singolo o d’una coppia. «Ognuna è provvista di teleassistenza – ha sottolineato Flaborea – con sensori ambientali e personali: la nostra centrale operativa è attiva 24 ore su 24 per ogni problema. La struttura è dotata anche di una sala comune, un portierato ed una lavanderia». Il gestore sociale sarà Casa Fvg: «Le persone che decideranno di abitare questi appartamenti – ha detto la responsabile Anna Fasano – avranno a loro disposizione abitazioni create su misura. C’è un’alta qualità nella progettazione e grande attenzione ai servizi collaborativi e alla promozione sociale”. Si parla cioè di “housing sociale”: nella Casa Blu non mancheranno specifiche figure professionali che cureranno l’assistenza alla persona.

Altri partner infine hanno confermato la volontà di contribuire allo sviluppo del programma: «Questa è una sperimentazione autentica», così Bruno Zvech, presidente di Le Buone Pratiche onlus : «Grazie anche alla Fondazione CRTrieste ed alla Fondazione Casali la socialità sarà un elemento fondante insieme alle attività motorie per gli ospiti». Il progetto è riservato a contratti di locazione rivolti ai privati con una priorità per persone che hanno raggiunto una determinata età ma che sono ancora autosufficienti. Tutte le informazioni necessarie si trovano sul bando d’adesione del sito www.abitareattivo.it.—



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