Nasce il “patto dei bus” per far vivere meglio la città agli universitari

Siglato il protocollo che punta a intensificare l’offerta di mezzi pubblici a favore dei giovani

TRIESTE. Un protocollo di collaborazione per lo sviluppo comune di attività legate a mobilità, innovazione, progettazione comunitaria, didattica e comunicazione. È quanto è stato sottoscritto ieri al Caffè San Marco fra Università e Trieste Trasporti. Aspetto centrale della convenzione il miglioramento dei collegamenti fra le diverse sedi dell’ateneo e le aree residenziali o di svago degli studenti, in particolare nelle ore di punta e nelle fasce serali e notturne.

L’obiettivo, da un punto di vista logistico, è quello di creare appunto un collegamento diretto fra il polo universitario centrale di piazzale Europa e quello di Cattinara, del quale potranno beneficiarne anche gli abitanti delle zone intermedie. Ma non solo: l’accordo punta a intensificare il numero delle corse esistenti fra l’Università e il centro cittadino nelle ore diurne e, soprattutto, in quelle serali e notturne, in modo da avvicinare gli studenti che vivono nelle case dello studente alla movida serale del centro.

Per farlo l’azienda di trasporto pubblico locale sperimenterà un servizio a chiamata notturno sulla falsa riga di quanto già avviene sull’altipiano. Alla firma del documento hanno presenziato il rettore Roberto Di Lenarda, il presidente e l’amministratore delegato di Trieste Trasporti Pier Giorgio Luccarini e Aniello Semplice, il direttore generale dell’Università di Trieste Sabrina Luccarini e il mobility manager dell’ateneo Giovanni Longo.

«Siamo sempre stati consapevoli della funzione e del ruolo dei trasporti pubblici nello sviluppo del territorio – ha ricordato per Trieste Trasporti Luccarini – e per questo motivo siamo determinati ad assicurare alla nostra clientela collegamenti e servizi sempre più efficienti. Poter inoltre condividere con l’Università un percorso di collaborazione e condivisione di conoscenze, competenze, esperienze è per noi motivo di orgoglio e sono certo che questa convenzione avrà fin da subito ricadute e benefici tangibili».

Il protocollo, però, non riguarda solo aspetti di carattere logistico, bensì apre un cantiere per la collaborazione in altri settori: dall’incentivazione a condividere l’uso di innovazioni tecnologiche e di processo al trasferimento di conoscenze, dalla partecipazione ad attività didattiche integrative alla partecipazione a progetti finanziati o cofinanziati con fondi privati, regionali, nazionali ed europei nel campo della mobilità. Un percorso di arricchimento reciproco che, come ha sottolineato Di Lenarda, «non potrà che fare bene agli studenti, ai docenti, ma in prospettiva anche alla cittadinanza».

Un concetto ripreso anche dall’ad di Trieste Trasporti. «Siamo consapevoli che allo stato attuale non stiamo soddisfacendo pienamente il fabbisogno degli studenti», ha evidenziato Aniello Semplice: «Quello notturno è uno dei punti deboli di tutti i servizi pubblici di trasporto, per ragioni di sostenibilità economica e fattibilità tecnica. Con questo accordo, però, cercheremo di rispondere a questo problema sostenendo soluzioni innovative, moderne e flessibili in grado di dare risposte adeguate anche a questo tipo di esigenze».

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