Napolitano il 15 luglio a Pola Concerto all’Arena con Josipovic

Il Presidente della Repubblica incontrerà la comunità italiana: attese 4500 persone all’evento Si esibirà la Filarmonica di Zagabria e i cori della minoranza. In mattinata vertice con la Kosor

TRIESTE. Il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano e quello della Repubblica di Croazia Ivo Josipovic all’Arena di Pola assieme ad altre quattromilacinquecento persone la sera di venerdì 15 luglio ad ascoltare brani italiani e croati eseguiti dalla Filarmonica di Zagabria e dal Coro delle comunità italiane in Croazia e in Slovenia. Sarà il momento culminante, secondo i primi dettagli che trapelano ma che non sono ancora ufficiali, della visita del Capo dello Stato in Croazia, Paese oltretutto di prossimo ingresso nell’Unione europea. Non solo, sarà anche una tappa fondamentale delle manifestazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia, tenuto conto, com’è stato fatto rilevare dai massimi rappresentanti delle nostre comunità, che la nazione italiana non è tutta compresa entro i confini attuali dello Stato.

Napolitano sarà nelle ore precedenti a Zagabria dove incontrerà oltre allo stesso Josipovic anche la premier Jadranka Kosor. È una parte della visita che però, anche per ragioni di sicurezza, viene ancora tenuta sotto stretto riserbo. Ciò che trapela è che verso il tardo pomeriggio Napolitano, accompagnato anche da qualche ministro italiano, giungerà a Pola per via aerea, forse in elicottero. E il primo appuntamento nella città istriana sarà nella sede della Comunità italiana per un contatto con i rappresentanti di pressoché tutte i gruppi di italiani presenti nell’ex Jugoslavia. Prenderanno infatti parte allo storico incontro i responsabili delle comunità esistenti sia nell’attuale territorio della Croazia che in quello della Slovenia.

Vi sarà tempo per fare il punto sulle attività delle comunità, sul mantenimento della cultura e della lingua italiane e logicamente anche sui finanziamenti da parte della “madrepatria”. L’incontro verrà concluso con un rinfresco al quale prenderanno parte centocinquanta persone. Non si sa ancora se assieme a Napolitano, nella sede della Comunità italiana vi sarà anche il presidente croato Josipovic, il che sarebbe un gesto fortemente significativo per quel che concerne le relazioni tra i due Paesi.

L’appuntamento all’Arena di Pola dovrebbe essere programmato attorno alle 20.30. E qui i due presidenti saranno fianco a fianco in mezzo a una folla sicuramente plurietnica e ad ascoltare brani sia in italiano che in croato. Un altro momento storicamente cruciale pressoché a un anno esatto dallo storico incontro del luglio 2010 in piazza Unità a Trieste dove, oltre a Napolitano e Josipovic, c’era anche il presidente sloveno Danilo Turk ad ascoltare il concerto diretto dal maestro Riccardo Muti. Sul fronte sloveno poi la “normalizzazione” è continuata nel novembre scorso con la rappresentazione in lingua slovena al Teatro Verdi di Trieste di “Necropoli” dello scrittore Boris Pahor.

La visita avviene anche a dieci anni di distanza dalla prima compiuta da un presidente della Repubblica italiana alle nostre comunità d’oltreconfine: quella che nel 2001 fece Carlo Azeglio Ciampi. L’ultimo politico italiano di spicco a essersi recato in Istria è stato l’11 maggio l’ex premier Massimo D’Alema, mentre nel settembre 2010 anche il presidente della Camera Gianfranco Fini si è recato a Pola.

La presenza di Napolitano viene considerata doppiamente significativa perché avverrà proprio mentre sono in corso le manifestazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia che da mesi viene celebrata con conferenze, concerti, incontri anche in tutte le nostre comunità sparse tra Crevatini e Spalato. In questo senso i massimi rappresentanti italiani, Furio Radin e Maurizio Tremul, sono stati molto espliciti: «In tutte le comunità di connazionali l’Italia è sempre vista come la madrepatria. Per questo riponiamo un immenso significato in questa ricorrenza».

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