Musica e l’eco della guerra in dieci rifugi di montagna

Dal 10 luglio all’11 settembre gli eventi in quota in sinergia con PromoTurismo. Presentata la nuova guida con l’elenco di tutte le casere del Friuli Venezia Giulia
Un concerto organizzato al rifugio Giaf nel comune di Forni di Sopra
Un concerto organizzato al rifugio Giaf nel comune di Forni di Sopra

TRIESTE. La montagna non solo per ritemprare le membra e lo spirito, ma anche per una crescita culturale in chiave personale e sociale. Dove più suggestiva è la natura si possono meglio ascoltare e condividere anche le musiche e le parole. È la filosofia alla base delle iniziative Note in rifugio e Parole in rifugio fulcro del programma proposto per l’estate 2016 da Assorifugi, l’associazione dei gestori di Rifugi alpini di Friuli, Veneto e Carinzia in collaborazione con PromoTurismo Fvg, Ersa, banca popolare di Cividale, Angeli sport di Tolmezzo e Confcommercio e che si protrarranno per un arco di oltre due mesi, dal 10 luglio all’11 settembre.

I concerti di Note in Rifugio, eseguiti con strumenti antichi e moderni, a cura di Valter Iuretig, si svolgeranno al Rifugio Gilberti (10 luglio), al Rifugio Giaf (17 luglio), al Rifugio Calvi (24 luglio), al Rifugio Pelizzo (31 luglio) e al Rifugio Sorgenti del Piave (11 settembre). Gli eventi di Parole in rifugio, curati da Luciano Santin e quest'anno incentrati sul tema dei nazionalismi e della guerra in montagna, si terranno al Rifugio Marinelli (11 agosto), al rifugio Divisione Julia (13 agosto), al Rifugio Corsi (27 agosto), al Rifugio Julius Kugy (28 agosto), al Rifugio De Gasperi (3 settembre). Al termine di ogni evento ci sarà, a cura dell'Ersa, una presentazione di prodotti tipici delle malghe, con formaggio, ricotta affumicata e burro.

Nei rifugi convenzionati - informa una nota di Assorifugi - si potranno anche gustare i prodotti frutto dei terreni confiscati alle mafie. Si rinnova infatti anche quest'anno la collaborazione tra l'associazione che riunisce i rifugi del Friuli e del Cadore e Libera Terra, la rete fondata da don Luigi Ciotti che riunisce le cooperative produttrici di alimenti biologici sulle terre sottratte alle mafie in Sicilia, Puglia, Calabria e Campania. Dal 16 al 24 luglio si terrà la Settimana di Libera Terra durante la quale nei menù dei rifugi si potranno degustare i prodotti di Libera, come pasta e conserve. Un'occasione per sostenere concretamente l'attività di chi porta speranza e legalità. L'iniziativa è appoggiata da Libera, dal Consorzio Ctm Altromercato, dal Coordinamento nazionale Rifugi e dalla Bottega del mondo, punto di riferimento del commercio equo e solidale nella provincia di Udine.

PromoTurismo Fvg, tra le altre iniziative in programma per la montagna d'estate, presenta una nuova e completa guida con tutti i rifugi e le casere dell'arco alpino regionale. Per tutta l'estate sarà valida anche l'iniziativa Girarifugi, il gioco che invita ad andare a visitare tutti i Rifugi associati, a cavallo tra Friuli Venezia Giulia e Veneto e consente di ottenere una bella maglietta quando il carnet di timbri sul proprio libretto è completo. Questi i Rifugi associati: Calvi (Alpi Carniche - Monte Peralba), Chiampizzulon (Dolomiti Pesarine), Corsi (Alpi Giulie - Jôf Fuart), De Gasperi (Alpi Carniche - Clap Grande), De Luca (Dolomiti di Zoldo), Di Brazzà (Alpi Giulie - Jôf di Montasio), Divisione Julia (Alpi Giulie Canin - Montasio), Flaiban-Pacherini (Dolomiti friulane Pramaggiore), Giaf (Dolomiti Friulane Cridola - Monfalconi) Gilberti (Alpi Giulie Canin), Gortani (Alpi Carniche Osternig), Grasia (Verzegnis - Val Calda), Kugy (Jôf Fuart), Marinelli (Coglians), Pelizzo (Matajûr), Pellarini (Jôf Fuart), Solarie (Colovrat), Sorgenti del Piave (Peralba), Tolazzi (Coglians).

«Far conoscere la bellezza del nostro territorio, mettendo insieme montagna, natura, cultura ed enogastronomia: è questa la formula vincente di Note e Parole in Rifugio - ha commentato il vicepresidente e assessore al Turismo della Regione, Sergio Bolzonello - un appuntamento che valorizza le terre alte del Friuli Venezia Giulia e trasforma le strutture in quota in meta turistica».

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