Museo del Mare aperto entro l'anno

Manca solamente l’autorizzazione dei vigili del fuoco. Ma ci sono rischi per i tagli alle Soprintendenze
L'edificio che ospita il Museo del Mare
L'edificio che ospita il Museo del Mare

Manca solamente l’autorizzazione dei vigili del fuoco per completare l’allestimento di parte del Museo del Mare. Se ciò avverrà a breve come ci si augura, entro l’anno, dopo lunga attesa, la struttura potrebbe aprire i cancelli per una parte dell’esposizione. Infatti, con l’intervento già approvato, saranno completate la zona ingresso e le scale per salire al primo piano (l’ascensore è già funzionante).
Tutta l’esposizione dei reperti della “Iulia Felix” uniti ad altri trovati in mare, sarà fatta invece al primo piano. Questo allestimento andrà in sintonia con il completamento della zona ingresso.
Complessivamente saranno esposti circa 300 reperti tra i quali, naturalmente, quelli più importanti sono indubbiamente quelli trovati all’interno della “Iulia Felix”, la nave oneraria romana trovata al largo di Grado ancora nel lontano 1987. Tra i reperti ricordiamo il contrappeso della stadera raffigurante la dea Minerva che è diventata il simbolo dell’operazione. Ci sono poi una statua raffigurante Poseidone, un braciere, attrezzature per la pesca oltre, naturalmente, a numerose anfore, idrie e altro materiale.
La situazione oggi è, dunque, questa ovvero la speranza che entro l’anno si possa visitare finalmente buona parte del museo. Di certo c’è, intanto, che è già stata completata parte del piano terra dove è stata creata la sede operativa della Soprintendenza archeologica del Friuli Venezia Giulia. Zona del museo che sarà ufficialmente inaugurata a breve e che ospiterà, tra l’altro, tutti gli incontri con i sub del Friuli Venezia Giulia impegnati in qualsiasi intervento di competenza della stessa Soprintendenza.
Ciò che mancherà, di certo, ancora, sarà lo scafo della “Iulia Felix”. In futuro sarà posizionato al piano terra ma è necessario ricostruirlo unendo le centinaia di pezzi di legno già trattati e consolidati, tutti classificati e numerati, che ci sono oggi. La ricostruzione non potrà in ogni caso iniziare prima del prossimo anno anche perché è necessario attendere specifici e ulteriori finanziamenti. Nell’arco di tanti anni Grado, cioè il museo, è già passato attraverso la competenza di diversi soprintendenti regionali. Ognuno è ripartito da zero e i tempi, come si vede , si sono notevolmente allungati. Dalla concessione in comodato gratuito dell’edificio, l’ex scuola Scaramuzza, dal Comune al Ministero sono, infatti, passati oltre 22 anni.
E nel frattempo, come ha detto recentemente il senatore Alessandro Maran con una interrogazione indirizzata al Ministro Franceschini, sono già stati spesi circa 10 milioni di euro. Ebbene oggi c’è la concreta paura che ci possa essere, proprio quando si è arrivati vicini al traguardo, un nuovo cambio di Soprintendente. A seguito della riforma voluta dal Ministro Franceschini vengono, infatti, azzerati tutti gli incarichi in essere che vengono rimessi a bando con la contestuale soppressione di una delle branchie della Soprintendenza e l’istituzione del Polo Museale. Ciò significa che anche il Museo del Mare andrebbe a finire nel “calderone” con quelli, per fare degli esempi, di Aquileia e Cividale, magari nuovamente stoppato, e chissà per quanto tempo. Tuttavia, secondo notizie di stampa dell’ultimo momento il capo del Governo, Matteo Renzi, avrebbe per il momento fermato il decollo delle modifiche. Ma anche se ci dovesse essere l’ok alla riforma, si spera nel buon senso di tutti per lasciar ultimare il lavoro pressoché completato
 

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