Museo archeologico Nuove luci a led sui reperti di Muggia

Il Comune ha deciso di gettare letteralmente nuova luce sul Museo archeologico muggesano. L’edificio di calle Oberdan è stato infatti protagonista di un restyling luminoso volto soprattutto a valorizzare i reperti che contiene, ma non solo.
«La nuova illuminazione esalta forme e caratteristiche dei reperti esposti con suggestivi effetti di luce localizzata», racconta il sindaco di Muggia Laura Marzi. Un impianto di ultima generazione, totalmente convertito a led, che oltre a valorizzare il patrimonio della struttura museale, comporterà anche una sensibile riduzione dei consumi energetici con conseguente risparmio per le casse pubbliche comunali. Come noto, visitare il museo archeologico è il modo più completo per conoscere i reperti ritrovati nei venticinque siti sparsi sul territorio di Muggia, compresi quelli non più visitabili, come i resti delle ville e dei moli romani, oramai sommersi dall’accresciuto livello del mare. «Il piano terra è un invito alla visita, con una serie di foto aeree e di documenti che ci offrono una panoramica generale della penisola muggesana. La visita si approfondisce salendo al primo piano dove si trova una collezione completa dei materiali ritrovati nei molti siti muggesani», puntualizza Marzi.
Il secondo piano dell’edificio è invece un omaggio agli scavi archeologici condotti a Muggia in un periodo che supera i cent’anni. In particolare spiccano la ricostruzione di una tomba della necropoli, ora non più visitabile, di Santa Barbara e i pregiati oggetti di corredo: collane, spille, anelli e altri monili. Accanto a questi reperti sono da ricordare anche le due iscrizioni e la stele dedicata al Dio Mitra, rinvenute al castelliere di Elleri, rappresentato da una ricostruzione tridimensionale. Il Civico Museo archeologico di Muggia, nella Casa Veneta di calle Oberdan 14, è visitabile a ingresso libero il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, o su appuntamento rivolgendosi all’assessorato alla Cultura del Comune. —
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