Museo di Archelogia subacquea di Grado pronto entro la fine del 2025
Si tratterà comunque di un’apertura parziale fra livello a terra e primo piano. Il resto dei lavori procederà a lotti indipendenti
![La Iulia Felix e i suoi reperti saranno visitabili sin dalla prima apertura](https://images.ilpiccolo.it/view/acePublic/alias/contentid/1h22bved5686zfowqjp/0/iuliafelix-statuettaposeidone.webp?f=16%3A9&w=840)
Il Museo di Archeologia subacquea di Grado aprirà i battenti entro fine anno. La conferma, che dovrebbe mettere al riparo da eventuali ulteriori attese, arriva dalla relazione semestrale della Soprintendenza regionale del 17 dicembre scorso, che ha fatto il punto della situazione degli interventi in corso in Fvg. L’apertura riguarderà, però, solo una parte della struttura, cioè il primo piano e, al piano terra, l’ingresso con la biglietteria e alcune aule didattiche. Sarà visitabile a ogni modo - come ha ribadito l’altra sera in Consiglio comunale il sindaco Giuseppe Corbatto in replica a un’interrogazione presentata dagli esponenti dell’opposizione Sara Monferà, Filippo Marin, Renato Bonaldo e Roberto Marin - anche lo scafo della Iulia Felix, la cui scoperta, nel 1987, aveva dato avvio all’operazione di recupero e valorizzazione, passata nel 1992 per la decisione del Comune dell’affidamento in comodato d’uso al Ministero all’ex scuola Scaramuzza.
Il ritrovamento 40 anni fa
Una parte dei lavori edili - programmati per arrivare finalmente, dopo quasi 40 anni dal ritrovamento della nave oneraria romana, all’apertura del museo - si sono conclusi lo scorso anno per 681 mila euro di spesa. Sono ora in corso la redazione della documentazione integrativa e ulteriori interventi integrativi emersi in corso d’opera. È stato dato avvio inoltre alla procedura negoziata per l’affidamento dell’allestimento del primo piano, per la biglietteria e per le aule didattiche: una partita da 559 mila euro. Sono dati messi in luce l’altra sera dal sindaco, in base alla relazione del Rup incaricato del completamento degli interventi della struttura museale, compresi quelli per gli spazi destinati a ospitare lo scafo e per la verifica ulteriore dei reperti. Corbatto ha poi fatto riferimento a quanto precisato in precedenza dalla direttrice dei musei regionali Andreina Contessa. A fronte di ulteriori finanziamenti da parte del Ministero è inoltre in corso la predisposizione del piano per il completamento dei lavori edili e per l’allestimento dell’intero edificio, che potrà essere eseguito anche in successivi lotti, indipendenti rispetto alla parziale apertura.
Struttura molto attesa
Va dunque verso la conclusione il lungo percorso burocratico finalizzato alla realizzazione di una struttura museale molto attesa che, tra l’altro, trovandosi in una posizione invidiabile lungo la passeggiata a mare, sarà dotato, proprio con un terrazzo fronte-mare, di una caffetteria. Ebbene, per quanto riguarda la caffetteria, il sindaco ha precisato nell’occasione che sono già avvenute la consegna e l’installazione dei banconi, delle cucine e di altre attrezzature e che, per quanto riguarda la gestione, in tempi brevi ci sarà un incontro con la stessa Soprintendenza «per trovare la migliore soluzione».
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I reperti sott’acqua
Corbatto si è soffermato pure sull’importanza dell’attrattiva culturale che avrà il museo per l’Isola d’oro, un museo che non si limita alla Iulia Felix ma che sarà sicuramente collegato con gli altri relitti scoperti in seguito, che rimarranno sott’acqua dove si trovano, ma che gli appassionati di subacquea potranno visitare. Il sindaco ha chiuso l’intervento ricordando come con l’apertura del Museo di Archeologia subacquea Grado potrà offrire una sorta di triade con il Museo della Pesca e il Museo del Tesoro di Grado, decisivo per il turismo destagionalizzato.
L’ingresso inadatto
La nuova struttura museale si trova, dunque, sul fronte-mare ma l’ingresso sarà dalla parte opposta, lungo via Provveditori, dove, proprio d’innanzi all’ingresso stesso, si trova ora una serie di cassonetti per i rifiuti praticamente in mezzo ai posti auto del piccolo parcheggio riservato ai residenti. Monferà ha evidenziato questo aspetto negativo e Corbatto ha replicato che «nell’immediato è impossibile spostare i parcheggi dalla piazza antistante il museo (piazza Donatori di sangue), cosa che potrà eventualmente avvenire dopo una completa rivisitazione del Piano parcheggi». Intanto, però, con Isambiente «è stato concordato che i cassonetti saranno spostati sul retro del Mercato coperto».
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