Musei provinciali: personale in prestito al neonato Erpac

Garantire continuità tra passato e futuro, dove il “passato” è la Provincia e il “futuro” è l’Erpac. Il trasferimento delle funzioni dalla Provincia di Gorizia all’Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia è materialmente complesso e per tale motivo l’amministrazione isontina ha messo a disposizione del neonato soggetto pubblico il proprio staff fino all’arrivo del Commissario a dicembre. Sulla carta l’accordo siglato ieri mattina tra il presidente Enrico Gherghetta e il direttore Gianpaolo Gaspari dovrebbe evitare cesure traumatiche.
Come ricordato dall’assessore alla Cultura Federico Portelli al momento della firma, la questione più complessa d’affrontare riguarda il verbale di consegna delle collezioni dei musei provinciali ai comuni di Gorizia e Monfalcone: «Quello è un nodo che richiede l’attenzione di tutti – ha sottolineato Portelli -. Prima noi avevamo sia la proprietà sia la gestione, adesso ci deve essere una triangolazione tra chi gestisce e chi ha la proprietà».
Il rebus delle collezioni però non è l’unico punto critico. La programmazione culturale della Provincia ha un orizzonte temporale che arriva fino a dicembre. «Nell’attesa che l’Erpac si doti di un proprio comitato d’indirizzo dobbiamo garantire che quanto programmato per l’autunno vada a regime», ha evidenziato ancora l’assessore alla Cultura ricordando che a inizio settembre a Palazzo Attems Petzenstein verrà inaugurata la mostra dell’incisore austriaco Hans Steiner e che alla Galleria Spazzapan si sta lavorando al catalogo della mostra di Alessandra Lazzaris. A Borgo Castello, invece, la mostra “Guerra e moda” presenta un programma di conferenze con visibilità nazionale.
«Questo è il minimo – dice Portelli -. A questo si affiancano le cose pratiche». Nella visione della Provincia, l’Erpac dovrà essere un punto di riferimento per tutte le iniziative culturali dell’Isontino. «Siamo davanti ad un volano culturale che dovrebbe servire a costruire quel nuovo pianeta della Cultura a cui tutti quanti auspichiamo per il nostro territorio», sono state le parole di Gherghetta.
Nel ricordare che, nelle intenzioni della giunta regionale, Gorizia dovrebbe diventare il punto di riferimento per la cultura nel Friuli Venezia Giulia, il direttore dell’Erpac ha spiegato che le dimensioni del compendio goriziano sono enormi anche per ciò che si porta dietro in termini giuridici, di convenzioni e di consuetudini. Per questo, da un punto di vista pratico e materiale, ma anche della memoria storica, la parte che in questi mesi giocherà il personale di staff viene considerato indispensabile.
«Ben venga l’aiuto della Provincia che in questo momento di transizione ha preso atto che l’operazione presenta una serie di difficoltà di tipo amministrativo-burocratico e programmatorie e ha quindi ritenuto di darci una mano», è stato quindi il ringraziamento espresso da Gaspari.
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