Murales per abbellire i cavalcavia

È l’idea del sindaco Patat: «Siccome non ci sono i soldi per abbatterli, almeno li si renda meno impattanti»
I grigi cavalcavia alle porte di Cormons
I grigi cavalcavia alle porte di Cormons

L’altro giorno l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Donatella Gironcoli fu quasi brutale. E alla nostra precisa domanda su quando si procederà con l’abbattimento dei cavalcavia di Cormòns dichiarò: «In questo momento non è una priorità. Noi dobbiamo investire prima di tutto sull’edilizia scolastica». Una risposta anche comprensibile considerati gli esiti (terrificanti) dei monitoraggi sulla solidità di solai e controsoffitti delle scuole di competenza della Provincia.

È passato qualche giorno da quelle affermazioni ma il sindaco di Cormòns Luciano Patat qualcosa da dire ce l’ha sull’argomento. «Ricordo ancora l’impegno del presidente della Provincia Enrico Gherghetta quando, in campagna elettorale, promise che sarebbero stati demoliti quegli “ecomostri”. Capisco, nello stesso momento, che le scuole vengono prima dei cavalcavia: però un impegno preciso per il futuro penso che Cormòns lo debba avere dall’ente intermedio. Quelle strutture si stanno degradando repentinamente e sono davvero un pessimo biglietto da visita per la nostra cittadina», il ragionamento fatto dal primo cittadino cormonese. Che guarda oltre e confeziona una proposta: «Visto che ci vorrà ancora parecchio tempo prima di vedere abbattuti i cavalcavia, potremmo pensare a qualche forma di abbellimento. Potremmo coinvolgere degli artisti (Patat non li chiama writers) che decorino i sovrappassi con rappresentazioni che simboleggino Cormòns. Penso alle produzioni viti-vinicole, alla cultura, alla nostra storia». È un’idea appena abbozzata ma che potrebbe prendere il largo anche perché oggi quegli odiati cavalcavia sono sinonimo di tristezza: grigi, ammuffiti, degradati, con le ringhiere tutte arrugginite.

La linea ferroviaria Redipuglia-Sagrado-Cormons fu pensata oltre quarant’anni fa come by-pass di Gorizia per unire più velocemente Trieste a Udine e migliorare soprattutto i collegamenti per i convogli merci. I lavori iniziarono ma non vennero mai completati, e i cavalcavia sono rimasti lì, monconi giganti senza capo né coda, sopra le strade di Fogliano Redipuglia e Cormòns. Il tempo li ha arrugginiti e riempiti di crepe. Del loro abbattimento si parla addirittura dagli anni Novanta: ci fu anche una raccolta di firme, ma i cavalcavia sono ancora al loro posto. A Fogliano, l’accordo tra Fvg Strade, Provincia e Comune porterà in tempi relativamente brevi alla demolizione, a Cormòns la Provincia a inizio anno si è impegnata a reperire i 400mila euro necessari ma non ci sono certezze. «Mi sembra che nonostante gli annunci i cavalcavia siano ancora lì, al loro posto - conclude il sindaco di Cormons Patat -. Smantellarli sarebbe un intervento necessario perché quelle strutture sono un autentico obbrobrio e non mi stancherò mai di ripetere l’appello alla Provincia e al presidente Gherghetta. Non servono a nessuno ma sono terribilmente impattanti».
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo