Mura di Palmanova invase da topi enormi e con la “grana” tassi
PALMANOVA. Le mura di Palmanova infestate dai topi. Così tanti da dover provvedere a una imponente derattizzazione. E le conseguenze si sono fatte vedere quasi subito. Sono stati trovati a decine morti e riversi ai piedi dei bastioni. In un punto oltre una quindicina di topi, davvero molto grandi, ammassati dopo la morte avvenuta giorni fa. Una situazione tale da creare un odore nauseabondo che ha avvolto tutti quelli che si sono avvicinati alla cinta muraria per accedere alla cittadina.
Le proteste si sono fatte subito sentire. All’assessore all’Ambiente Luca Piani non è rimasto altro che ordinare lo sgombero delle decine e decine di carcasse e spiegare ai cittadini cos’è successo. «Nessun rischio di epidemie – precisa – solo la conseguenza di una massiccia derattizzazione. Questo fatto può indubbiamente aver creato dei disagi, però contenuti nel tempo perché siamo subito intervenuti. Solo tre giorni fa, infatti, sono state posizionate le esche per i topi, in prossimità del seicentesco fossato che cinge la Fortezza, da una ditta specializzata in derattizzazioni. Il fatto che nell’area in prossimità di porta Aquileia si sia registrato questo concentrato di ratti morti è spiegabile semplicemente dal fatto che proprio in quel settore siano stati emessi i maggiori quantitativi di prodotti derattizzanti.
Uno spettacolo comunque non certo tra i migliori corredato da un olezzo penetrante. Fortunatamente le segnalazioni sono giunte tempestive all’assessore costretto a un immediato intervento per rimuovere le carcasse e ripulire l’area. «Sappiamo molto bene che la cinta fortificata, soprattutto a ridosso de fossato, pulluli di animali di diverse specie – spiega Piani – Vi sono animali alla vista piacevoli, come le folaghe, le numerose tartarughe, i germani reali, le gallinelle d’acqua ed anche le carpe che si vedono saltare sulla superficie dell’acqua, ma anche le presenze meno gradite come ad esempio vari tipi di bisce, tra le quali il biacco nero, più comunemente chiamato carbone assolutamente innocuo che però è molto utile perché il primo nemico dei topi, quindi una presenza preziosa. Vi sono poi alcuni animali che invece ci possono creare dei problemi come le nutrie e i tassi».
Infatti, oltre ai topi, se le nutrie possono generare danni contenuti, secondo l’assessore il vero pericolo è costituito dai tassi.
Questi animali scavano le loro gallerie tra le fortificazioni e le perfezionano costruendo delle camere significativamente grandi a cadenze quasi regolari lungo il loro percorso sotterraneo. E qui che sta il pericolo di possibili smottamenti o crolli della delicata struttura fortificata. «Stiamo monitorando costantemente l’intera area dei bastioni per avere la situazione sotto controllo– sottolinea ancora Piani. Attualmente tassi e nutrie sono in numero limitato, ma sappiano benissimo quanto possano prolificare questi tipi di animali».
Sul fronte dei rettili invece, l’Osservatorio provinciale della fauna garantisce che sui bastioni non vi è la presenza di vipere, cosa invece segnalata da alcune persone che solitamente frequentano le loro passeggiate e per lo jogging la cinta fortificata. Evidentemente queste sono state confuse con qualche biscia.
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