Muore tre settimane dopo l’incidente stradale

GORIZIA Muore più di tre settimane dopo un incidente stradale. A causa delle complicazioni intervenute in seguito al sinistro. Il noto professore Giorgio Graziati non c’è più.
«Il 19 marzo scorso venne investito da un’auto in via Contavalle - ricorda il figlio Federico -. La vettura, guidata da una persona che non conosceva la città, procedeva in retromarcia. L’automobilista avrebbe voluto immettersi in corso Verdi ma, accortosi che il tratto era pedonale, ha fatto marcia indietro travolgendo mio padre che aveva sempre goduto di ottima salute. E a causa delle complicazioni è deceduto nei giorni scorsi all’ospedale di Gorizia». I funerali saranno fissati «dopo gli esami autoptici che chiariranno la causa della morte», spiega ancora il figlio.
Il professor Graziati è stato primario della divisione ortopedica dell’ospedale di Gorizia: ha ricoperto tale incarico dal 1977 al 1994, data del suo ritiro dall’attività ospedaliera. Nato a Padova il 22 marzo 1931 si laureò all’Università di Padova nel 1956 approfondendo gli studi nella “Orthopediska Kliniken” a Goteborg in Svezia, ottenendo la specializzazione in biomeccanica nel 1964. È stato assistente e poi aiuto nella clinica ortopedica dell’Ateneo della sua città natìa. Specializzatosi anche in ortopedia, traumatologia e radiologia è divenuto anche docente di biomeccanica dell’apparato locomotore all’Università di Trieste. Importante anche un altro aspetto. Graziati fu il primo medico ad aprire il dialogo con l’ospedale sloveno di Sempeter attivando una collaborazione con tale clinica ed è stato uno dei membri fondatori dei centri Nova Salus e Salus ricoprendo il ruolo di direttore sanitario e medico specialista fino al 2010.
Appassionato sportivo, è stato anche uno dei fondatori del “Petrarca rugby” di Padova praticandolo a livello interazionale già in età giovanile oltre che essere un amante della vela e dei viaggi in bicicletta.
Lo ricordano con affetto e stima, non soltanto come primario ma anche come guida professionale e scientifica, tutti i suoi collaboratori in ambito ospedaliero del periodo goriziano: Marino Lutman, Walter Scorianz, Marco Terenzio, Sivia Glavina e Franco Grazzina. Nel contesto goriziano, grazie Graziati si sviluppò la chirurgia protesica.
Giorgio Graziati lascia la moglie Carla, i figli Federico (stimato professionista cittadino) e Fabrizio titolare della storica pasticceria “Graziati” di Padova, le nuore Fiorenza e Elena e i nipoti Marco, Giorgio e Carolina. —
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