Muore soffocato da un boccone di polenta

Il pezzo è stato male ingerito, immediati quanto inutili i soccorsi per il 59enne Ezio Cannaruto
Il centro di Duino, poco distante dal luogo del decesso di Enzo Cannaruto
Il centro di Duino, poco distante dal luogo del decesso di Enzo Cannaruto

DUINO AURISINA. Stava mangiando un pezzo di polenta, quando il boccone gli è andato di traverso e si è accasciato al suolo. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo: Ezio Cannaruto è morto soffocato dal cibo che aveva appena addentato, in centro a Duino. La tragedia si è consumata il giorno di San Valentino, a breve distanza dal centralissimo Bar Mikey Mouse. La vittima aveva 59 anni ed era molto conosciuta in paese, dove trascorreva le giornate andando a trovare negozianti e amici, oppure cercando di rendersi utile con piccole cortesie.

L'uomo, che aveva qualche problema di salute, viveva da solo in una casetta a Duino e spesso si recava anche da don Giorgio: il parroco, durante l'omelia di domenica, con affetto lo ha ricordato come il «più bon putel del paese». Secondo quanto riferito da diversi testimoni, sabato verso l'ora di pranzo Cannaruto, come sua abitudine, si era recato a casa di un conoscente. Nell'occasione l'amico, che appunto abita vicino al bar e ha il cortile che dà sulla strada, gli aveva offerto un po' di polenta.

E lui uscendo, invece di mettersi in tasca la fetta per gustarsela in seguito, se l'era portata alla bocca per assaggiarla. Forse a causa di un attacco d'asma (pare ogni tanto respirasse con affanno) l'uomo ha però inghiottito male un boccone e quello che sembrava un momento spensierato si è trasformato improvvisamente in tragedia. Lì per lì nessuno si è accorto che il 59enne si era accasciato in giardino, tra il cancello e il marciapiede.

Quando il proprietario, uscendo a sua volta, qualche minuto dopo lo ha visto riverso a terra ha immediatamente dato l'allarme, cercando aiuto in strada. E resisi conto che la vittima stava soffocando, in tre - tra cui il duinese Corrado Pezzicari, e suo nipote, dirimpettaio del bar - si sono attivati per cercare, disperatamente, di soccorrerla ma ogni sforzo è stato vano. «Mio nipote, seguendo le istruzioni del Sistema 118 che aveva allertato, e io abbiamo continuato a praticare senza sosta, fino all'arrivo di autoambulanza e automedica, massaggio cardiaco e ogni atto necessario – riferisce Pezzicari - ma purtroppo Ezio non si è mai ripreso. Appena giunto, ho notato che aveva già le mani blu. Resta in tutti il grande dispiacere per quei minuti in cui lui si è sentito male e purtroppo nessuno lo ha visto perdere i sensi». Gli operatori del “118” hanno tentato per circa altri 20 minuti la rianimazione, ma ormai non c'era più nulla da fare. In piazza sono arrivati anche i carabinieri della vicina Stazione di Duino. La notizia del decesso ha destato molta impressione nella frazione ed è rimbalzata anche sui social network, dove il ricordo di Ezio Cannaruto è stato sentito e commosso. Come quello del presidente della Comunella di Duino, Vladimiro Mervic, che conosceva l'uomo fin da ragazzo e per questo ha voluto ricordare con un messaggio scritto la figura di una persona mite e di compagnia, che all'epoca del servizio militare si era distinta come il telegrafista più veloce d'Italia. Cordoglio ieri mattina è stato espresso anche dal sindaco Vladimir Kukanja.

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