Muore lo sposo novantenne L’eredità alla moglie-badante
Lui è passato a miglior vita e dopo solo due anni di matrimonio la moglie-badante si è aggiudicata un’eredità milionaria. Mentre la sorella dell’uomo è costretta a vivere in condizioni di precarietà. La storia dei coniugi Francesco Kocijan, detto Franz, e Blanka Cvetkovich, 59 anni, era salita agli onori della cronaca nel 2010. Lui, 87 anni, l’aveva assunta come badante ma nell’estate di due anni fa l’anziano decise di sposare quella donna che lo accudiva giorno e notte nella sua villetta di Basovizza. Una decisione che aveva mandato su tutte le furie i parenti di Franz. Perché mettendo la fede al dito della sua badante, l’uomo le ha anche assicurato una cospicua eredità che ora Blanka si sta godendo senza mantenere alcun rapporto con i parenti dell’ex marito. La sorella e la nipote di Kocijan si erano dichiarate fin da subito contrarie a quell’unione. Il loro avvocato, Peter Mocnik, aveva chiesto l’annullamento del matrimonio chiedendo di sottoporre l’anziano a una consulenza psichiatrica per stabilire se era in grado di prendere decisioni autonomamente. Ma le consulenze disposte dal tribunale avevano provato che Franz era una persona lucida, consapevole del passo che stava per compiere. Franz era stato anche interrogato da un magistrato che si era recato nella sua abitazione. E il tribunale aveva legittimato quel matrimonio. Dopo le nozze ufficiate nella camera da letto della villetta di Basovizza, con Blanka in abito da sposa a “bomboniera” e il povero Franz costretto a letto (riusciva a malapena a parlare), i due coniugi hanno vissuto per due anni tranquillamente. Lui sempre a letto, lei che lo curava amorevolmente e che sfrecciava per le vie dell’Altipiano a fare shopping. Le condizioni di salute dell’anziano non erano buone già il giorno del matrimonio. Pochi giorni prima delle nozze era stato ricoverato a Cattinara. E negli ultimi due anni il suo stato di salute si è ulteriormente aggravato. Lo scorso autunno un aggravamento, il ricovero e poi il decesso. Alla nipote e alla sorella dell’uomo non è stato lasciato nemmeno un euro dei soldi di Franz, malgrado la sorella viva in uno stato di precarietà. La moglie-badante non ha ritenuto di dover rinunciare nemmeno a una misera fetta del cospicuo patrimonio ereditato. E’ diventata la proprietaria della casa di Basovizza, del denaro conservato su un conto corrente e di terreni edificabili. «Quando nostro padre è morto, – ricorda la sorella di Franz, Maria Kocijan Pertot – mio fratello mi ha fatto firmare affinché tutto venisse intestato a lui. Per me non era una cosa strana visto che lui era più capace di amministrare le proprietà. Ma mai mi sarei aspettata che accadesse una cosa simile». L’anziana sorella alloggia in una casa modesta, «vivo con 500 euro al mese – aggiunge – e vengo assistita dal personale del Comune». Una crudele beffa.
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