Muore in vacanza nella casa della squillo

Fatale per un sessantenne triestino il malore accusato a Lignano durante un incontro con una giovane sudamericana
Silvano Trieste 14/11/2015 Controlli misure antinquinamento
Silvano Trieste 14/11/2015 Controlli misure antinquinamento
Prima si è accordato con una ragazza, incontrata in strada, per una prestazione sessuale. Poi, una volta salito nell’appartamento che lei condivide in affitto con un’amica, in un condominio di Lignano Sabbiadoro, è stato colto da un malore che gli è stato fatale. L'uomo, un sessantenne di Trieste, ha perso improvvisamente conoscenza. E non c’è stato più niente da fare. Le due donne hanno cercato di soccorrerlo, ma, vedendo che non c'era alcun segnale di miglioramento, hanno chiamato il 118. Subito sono giunti sul posto i sanitari che hanno tentato per circa mezz’ora di rianimarlo. Alla fine nulla hanno potuto se non constatarne il decesso.


Il dramma risale a mercoledì sera: verso le 21 l’uomo ha incontrato la giovane, una sudamericana, come sudamericana è la sua “collega” d’appartamento, ed per l’appunto hanno concordato un incontro “ravvicinato”. Dopo che sono saliti nell’abitazione, situata in zona City, in un’area contraddistinta da imponenti palazzine, il triestino - da quanto si è appreso - si è sentito male ancora prima di iniziare l’incontro, perdendo i sensi. La squillo ha chiamato immediatamente la sua amica, che nel frattempo era rimasta ad aspettare sul terrazzino, e insieme - come detto - hanno tentato di soccorrere l’uomo. Non c’è stato però alcun miglioramento delle sue condizioni: il triestino non è mai tornato cosciente.


A questo punto le due ragazze, conosciute dalle forze dell’ordine locali, hanno chiamato con un telefono cellulare i soccorsi. Sul posto è giunta, dalla stessa Lignano, poiché il presidio in estate è continuo “h24”, un’unità medica. Il personale, constatando la gravità della situazione, ha iniziato le procedure standard previste in casi del genere, attuando il protocollo sanitario, anche con l’ausilio di un defibrillatore. Le manovre sono durante almeno trenta minuti ma, sfortunatamente, senza l’esito sperato: l’uomo non ha mai ripreso conoscenza, ed è spirato poco dopo.


I verbali di legge sono stati effettuati dai carabinieri della Stazione di Lignano: nessun procedimento è stato attivato contro la cittadina straniera. Le due sudamericane avevano già trascorso del tempo a Lignano negli anni passati, come “lavoratrici stagionali”, in una zona, quella denominata proprio City, peraltro a pochi passi dal centro, dotata di bar, ristoranti e svaghi, molto frequentata dai villeggianti. E sono tornate questa estate.


Secondo le forze dell’ordine, comunque, il fenomeno della prostituzione a Lignano, negli ultimi anni, è sempre stato piuttosto ridotto.


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