Muore in strada a Duino tra l’inerzia dei presenti
La vittima è l'imprenditore monfalconese Giorgio Bosio, di 63 anni. I passanti chiamano i soccorsi ma poi si rifiutano di praticargli le manovre indicate a distanza dal 112
A destra, Giorgio Bosio, morto ieri a 63 anni, a sinistra la piazzetta di Duino dove si è verificata la tragedia
DUINO Il malore in strada, durante una consegna. La chiamata di un passante al 112. Il rifiuto dei presenti a praticare le prime manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Manovre che, forse, gli avrebbero salvato la vita. È morto così ieri mattina a Duino Giorgio Bosio, 63 anni, noto panificatore di Monfalcone e proprietario di due laboratori-bistrot. All’arrivo dei soccorritori per lui non c’era più niente da fare: nonostante il massaggio praticato per oltre mezz’ora dai sanitari, il suo cuore non si è più ripreso.
Tutto è accaduto di prima mattina, mancavano pochi minuti alle sette. Bosio si trovava nella piazzetta centrale di Duino per effettuare una delle consegne giornaliere ad uno dei suoi tanti clienti, il minimarket Tuttidì. Consegna avvenuta regolarmente. Le cose sono precipitate subito dopo. Una volta uscito dal negozio l’imprenditore ha accusato un malore: un arresto cardiaco lo ha paralizzato sull’asfalto. Una scena notata dalle poche persone presenti in quel momento nella piazzetta, che hanno chiamato immediatamente il numero unico di emergenza.
La macchina dei soccorsi si è mossa subito: dalla centrale del 112 sono state fatte partire un’autoambulanza proveniente dall’ospedale di Monfalcone e un’auto medica da Trieste, entrambe arrivate sul posto nel giro di pochi minuti. Nel breve tempo intercorso dalla chiamata all’arrivo dei soccorsi, gli infermieri della sala operativa regionale di emergenza sanitaria di Palmanova hanno provato a operare “a distanza” spiegando a chi si trovava all’altro capo del telefono come operare il Bls (rianimazione cardiopolmonare) in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Un tentativo però andato a vuoto. «Nessuno dei presenti se l’è sentita», ha riferito un operatore. E questo nonostante la situazione fosse apparsa subito estremamente grave.
All’arrivo dell’ambulanza, infatti, le condizioni di Bosio si sono rivelate praticamente disperate. Il ripetuto tentativo di rianimazione operato dai sanitari, che hanno provato a far ripartire il cuore del ferito per oltre mezz’ora, si è rivelato purtroppo inutile.
Giorgio Bosio, come accennato, era uno degli imprenditori della panificazione e della pasticceria tra i più apprezzati nella Bisiacaria e noto anche in tutta la regione. Originario di Mantova, era orgoglioso delle sue origini, ma amava molto Staranzano, dove era iniziata l’avventura imprenditoriale, e Monfalcone, dove aperto in seguito il secondo “Bistrot Bosio”. Riforniva allo stesso tempo anche i piccoli dettaglianti della zona, come appunto il mini market di Duino che ora resterà orfano del suo fornitore di fiducia. —
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