Muore annegato in 50 centimetri d’acqua nella spiaggia vuota del Lido di Staranzano
STARANZANO Il mare, sebbene in quel punto a un livello di appena 50 centimetri, non gli ha dato scampo. Il mare e, purtroppo, l’isolamento. È morto al lido di Staranzano, in un’afosa domenica di fine giugno, Corrado Cappelli, pensionato residente in Emilia Romagna di 85 anni ch’era ospite in questo periodo di una cugina di secondo grado a Trieste. Non era sposato né aveva figli. Ma aveva amici dalle nostre parti. L’altro giorno, secondo una prima ricostruzione, era approdato sul litorale da solo. Indossava costume e canottiera. E così è stato ritrovato, riverso nell’acqua, dai soccorritori. Ad appena 300 metri dalla costa, in un punto di bassa marea.
La vittima, residente a Longiano, comune di 7 mila anime nella provincia di Forlì-Cesena, presentava segni di annegamento. I soccorritori hanno rilevato infatti esternamente la tipica presenza di schiuma bianca, fuoriuscita da bocca o narice. Probabile, comunque, un malore forse scaturito dalle temperature torride e risultato fatale da una successiva caduta in acqua: sono sufficienti 10 centimetri d’acqua, in questo ipotetico scenario, per annegare. Una considerazione, quella del mancamento, maturata anche per le pregresse condizioni di salute dell’uomo, che avrebbe «sofferto di patologie tipiche dell’età».
Inoltre dalla prima ispezione cadaverica, svolta sul posto dal medico necroscopo, non sono emerse ferite esteriori, lacerazioni o altri tipi di traumi. Esclusa, quindi, l’eventuale azione di terzi sulla dinamica del decesso, riconducibile a cause naturali.
Corrado Cappelli, ormai esanime nonostante i disperati tentativi di rianimazione comunque condotti dal personale della Capitaneria di porto e poi dagli operatori sanitari del 118 attraverso massaggio cardiaco e defibrillatore, era morto già da «una o due ore». Questo almeno quanto è stato in seguito constatato e riferito dal medico alla guardia costiera.
Cruciale inoltre, sempre stando alla Capitaneria, il punto in cui l’uomo è spirato: nessuno si è accorto di nulla, in un arenile se non deserto comunque poco frequentato. E in ogni caso privo di servizi di salvamento. Eppure solo a un centinaio di metri, a Marina Julia, il carnaio di bagnanti si godeva la tintarella e un mare insolitamente cristallino, forse per il temporale serale del giorno prima. È stato dunque un turista sloveno che passava di lì, a questo punto a un certo lasso dal tragico fatto, ad avvistare il povero corpo galleggiante tra i flutti.
In quell’istante, verso le 12, è partita la catena dei soccorsi. Il villeggiante è corso fino alla vicina Marina Julia, attraverso il sentiero di collegamento in terra battuta, ha individuato un bagnino e ha riferito la presenza dell’anziano in acqua. L’assistente bagnante si è precipitato al Lido di Staranzano e ha immediatamente attivato i soccorsi.
La Capitaneria, con un’auto di servizio e il battello pneumatico Bravo 44, ha inviato sul posto sei uomini. Da mare i militari hanno raggiunto l’anziano, il cui volto era affondato nell’acqua, e col mezzo lo hanno condotto a riva, già intervenendo con il massaggio cardiaco, nonostante la vittima fosse esanime. I tentativi di rianimazione con le manovre salvavita si sono protratti anche con il personale del Sores, ma alla fine non è rimasto altro da fare che dichiarare il decesso.
Particolarmente difficile, lì per lì, venire a capo dell’identità dell’uomo, classe 1934. Un anziano sul metro e sessantacinque, di corporatura proporzionata, privo di documenti. Senza fede al dito o altra targhetta con un nome a venire incontro alle indagini. Assente pure il portafoglio: era rimasto dai parenti a Trieste. Gli stessi che nelle medesime ore segnalavano la scomparsa dell’anziano, imprimendo una svolta al caso. Stando alla Capitaneria, Cappelli conosceva il Lido di Staranzano perché aveva amici in zona. Non si può escludere sia stato attratto dal luogo per la raccolta di capalunghe, attività assiduamente svolta dai pensionati proprio al Lido di Staranzano, particolarmente prolifico di mitili e facilmente accessibile per le acque basse. —
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