Muore a 77 anni Ine Meisters, grande direttrice del coro del Verdi di Trieste

Dal 1987 al 1996 (e poi nella stagione 2000/2001) ha segnato un’epoca di emozioni corali intense per la città, mettendo a frutto l'esperienza accumulata in decenni di attività in giro per l'Europa
La direttrice del coro del Verdi Ine Meisters in un'immagine dell'epoca
La direttrice del coro del Verdi Ine Meisters in un'immagine dell'epoca

TRIESTE Le carriere dei direttori di coro sono spesso defilate, scorrono senza grandi clamori, anche quando seguono percorsi prestigiosi. Ma agli occhi del pubblico del Teatro Verdi non era passata di certo inosservata quell’energica, rigorosa musicista arrivata dai Paesi Bassi, dal capello corto e la grande grinta. Ine Meisters ha legato il proprio nome a un periodo felice nella storia del coro del teatro triestino e certamente gli spettatori di lunga data condivideranno con i coristi e il personale del Verdi il dispiacere per la notizia della sua scomparsa, avvenuta oggi 18 gennaio all'età di 77 anni.

Dal 1987 al 1996 (e poi nella stagione 2000/2001) ha segnato un’epoca di emozioni corali intense, quelle date dalla pienezza di suono di una compagine numerosa, riflesso di un’epoca molto più fortunata per gli enti lirici. Su questo ricco materiale vocale la Meisters ha potuto mettere a frutto il prodotto di decenni di esperienze musicali, maturate dopo gli studi di direzione di coro a Maastricht, di canto al conservatorio di Parigi e di liederistica a Monaco di Baviera (competenze specifiche che fanno la differenza nella capacità di gestire la complessa realtà umana e artistica che costituisce lo strumento-coro).

Nata a Bocholtz nel 1943, ha diretto in diversi teatri europei e tra le sue esperienze italiane più rilevanti vanno citate la direzione dei cori della RAI e dell’Opera di Roma. Il suo lavoro è documentato anche da alcune produzioni discografiche, realizzate in collaborazione con un altro musicista legato al teatro triestino e che l'ha sostenuta nella sua carriera, ovvero il direttore Gianluigi Gelmetti. La Meisters parlava un italiano contaminato dal dialetto triestino, era una donna imponente, grande fumatrice, dal carattere intransigente, ma pronta alla battuta e amante della compagnia.

Così la ricorda Gianni Gori, che all'epoca era direttore di produzione nel teatro Verdi e ci racconta: «Aveva un carattere forte, severo, e sono rimasti storici alcuni suoi scontri, soprattutto con i registi riguardo l'utilizzo del coro in scena. Anche con i coristi era molto esigente, non riteneva fossero mai pronti alla perfezione. Ma il rapporto con lei è stato per tutti sempre molto costruttivo, perchè era una musicista di grande levatura, una professionista per la quale il lavoro era totalizzante. A Trieste ha vissuto anche una resurrezione artistica, dato che un problema di salute ha rischiato di farle perdere la possibilità di dirigere, ma proprio nella nostra città è stata operata in maniera così perfetta da poter ritornare prestissimo al lavoro. Ine è stata un grande pilastro del nostro teatro, importantissima per la storia del suo coro».

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