Muore a 34 anni dopo il parto, la bimba sta bene
È morta una settimana dopo aver dato alla luce sua figlia. A causa delle molteplici complicazioni che si sono verificate nel post parto, in una situazione di base comunque già particolarmente difficile sul piano clinico, di una gravità rara. La donna era infatti stata subito messa al corrente del fatto che la gravidanza fosse ad altissimo rischio, considerate le patologie pregresse di cui soffriva. Di tutto questo, i medici avevano informato sin dall’inizio della gestazione lei e la sua famiglia. Ma il desiderio di avere un figlio aveva prevalso.
La nascita della bambina è avvenuta lo scorso 2 gennaio al Burlo Garofolo. Dopo i problemi emersi nel corso del parto, anche successivamente il quadro clinico della neo-madre si è complicato ancor più di quanto non lo fosse già, andando ad aggravarsi sino a costringere i medici del Burlo a decidere per il trasferimento della donna - una volta stabilizzata - all’ospedale di Cattinara, con il ricovero nel reparto di Rianimazione. Dove, nella mattinata di ieri, la trentaquattrenne è spirata, nonostante il prodigarsi del personale sanitario per tentare di salvarle la vita. Un caso molto complesso per la concomitanza di diverse problematiche di salute: lo dimostra, fra l’altro, il coinvolgimento di un ampio numero di specialisti che hanno seguito passo dopo passo la donna, oltre che nei mesi di gravidanza, all’atto del parto e infine negli ultimi giorni fino al drammatico epilogo di ieri. «In data odierna si è verificato il decesso di una signora che ha partorito il 2 gennaio dopo una gravidanza ad altissimo rischio di cui la paziente e la famiglia erano a conoscenza - recita una nota congiunta che ieri le direzioni sanitarie dell’Irccs Burlo Garofolo e dell’ospedale di Cattinara hanno diffuso nel pomeriggio -. Durante il parto, espletato con taglio cesareo, si sono verificate molteplici complicanze, il cui trattamento ha coinvolto tutta l’equipe ostetrico e rianimatoria del Burlo e si è tempestivamente attivata la collaborazione dell’equipe multidisciplinare (cardiologi, epatologi, nefrologi, neurologi e rianimatori) dell’Ospedale di Cattinara. Nonostante il massimo e tempestivo impegno di tutti i professionisti gli interventi non hanno avuto esito positivo».
Da fonti sanitarie si è inoltre appreso come la bambina - nata otto giorni fa con la gravidanza che era giunta a quel punto alla trentaduesima settimana - stia bene, sotto il costante controllo del personale del reparto di Neonatologia dell’ospedale infantile.
Come accennato, sono stati molteplici gli elementi che, sommati uno all’altro, hanno innescato un aggravamento delle condizioni della donna sino a determinarne il decesso: saranno comunque i riscontri diagnostici a dare una risposta definitiva sugli elementi che ne hanno causato la morte. Pur nella certezza di come si sia trattato di un caso di rarissima ed eccezionale gravità, della quale i medici erano del tutto consapevoli. Punto questo su cui la direzione sanitaria del Burlo, anche nel comunicato emesso assieme all’omologa struttura di Cattinara, si è soffermata ieri nel ricostruire un evento tanto tragico.
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