Muore a 22 anni cadendo nel dirupo a bordo di un quad

La monfalconese Deborah Fabris, residente a Cervignano, era sull’isola di Karpathos. Alla guida il fidanzato triestino Gabriele Martinetto rimasto ferito

MONFALCONE. Un’uscita di strada con il quad è costata la vita a una ventiduenne originaria di Monfalcone. Deborah Fabris è deceduta ieri mattina in Grecia. Da Ferragosto la giovane, residente a Cervignano del Friuli, era ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Rodi. La ragazza era rimasta vittima di un grave incidente stradale sull’isola di Karpathos e le sue condizioni erano apparse critiche sin dal principio, tanto che dopo le prime cure, i medici avevano disposto il suo trasferimento sulla principale delle isole del Dodecanneso. Scarne le informazioni trapelate dopo che i familiari della giovane hanno chiesto agli amici il silenzio sulla vicenda.

 

Monfalconese di 22 anni muore in un incidente con il quad in Grecia



L’incidente sul quad

Per quanto è stato possibile ricostruire, Deborah Fabris si trovava in vacanza con il fidanzato Gabriele Martinetto e con lui stava andando alla scoperta di Karpathos in sella a un quad. L’isola è una delle mete preferite dai viaggiatori italiani e le sue spiagge sono considerate tra le più belle del mondo. Andare alla loro scoperta a bordo di un fuoristrada o – appunto - di una moto a quattro ruote è una delle attività preferite dai turisti. L’orografia del territorio è però difficile e le strade dell’isola sono tra le più pericolose di tutto l’arcipelago greco. Oltre alle curve e agli sterrati, a renderle particolarmente insidiose sono le potenti raffiche di vento che spazzano Karpathos. E proprio il vento sarebbe il responsabile dell’incidente che è costato la vita alla giovane monfalconese. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle autorità locali, ma, secondo le prime ricostruzioni, a spingere fuori strada il quad sarebbe stata proprio una forte folata di vento che avrebbe prima strappato il casco alla giovane e, poi, avrebbe fatto perdere il controllo del mezzo al compagno facendoli finire in un dirupo.

 

«Troppi morti, i quad devono essere vietati»

 

Secondo la stampa ellenica, la coppia stava viaggiando sulla strada che conduce a Olympos e voleva dirigersi verso la spiaggia di Agios Minas, un gioiello di acqua cristallina sul lato orientale dell’isola. Nel punto dell’incidente l’aria sarebbe esplosa con una potenza particolarmente violenta dopo essere stata incanalata in una profonda gola di circa una settantina di metri. Per contrastare l’inaspettata raffica, né Gabriele, né Deborah avrebbero potuto fare nulla. Il quad è finito fuori strada e la ragazza ha battuto la testa.

 



I soccorsi difficili

Proprio a causa della conformazione dell’isola - lunga e stretta con rilievi importanti e strade sterrate a strapiombo sul mare -, l’arrivo dei soccorsi non è stato né agevole, né immediato. La stampa greca riporta che dal momento della chiamata al 112 all’arrivo dell’ambulanza è passata circa un’ora. Quello che è certo è che le condizioni della giovane sono apparse subito gravi, tanto che dopo le prime cure prestate al pronto soccorso locale, i sanitari hanno disposto il suo trasferimento all’ospedale di Rodi. Ricoverata nel reparto di terapia intensiva, Deborah ha lottato tra la vita e la morte per sei giorni. Raggiunta dai familiari non è però riuscita a vincere la sua battaglia. Secondo quanto riferito da fonti vicine alla ragazza, domenica sera è stata dichiarata la morte cerebrale, mentre ieri mattina il suo cuore ha cessato di battere per sempre. La donazione degli organi non sarà possibile, perché per fare chiarezza sulle cause della morte, le autorità locali hanno disposto l’autopsia. Il nulla osta per il rientro della salma verrà concesso solo dopo l’esame necroscopico.

La passione per il ballo

Deborah Fabris era appassionata di ballo. Diplomata con il massimo dei voti al liceo scientifico Einstein di Cervignano, era attiva nel gruppo Danze sportive Olimpia di Scodovacca e faceva l’animatrice alla spiaggia principale della Git di Grado dove teneva dei corsi di danza per i turisti. E proprio nell’Isola del Sole avrebbe dovuto trovarsi il giorno dell’incidente. Nonostante la piena stagione estiva, aveva chiesto alla Git un permesso straordinario per approfittare di un’occasione speciale che le era stata offerta. La direzione glielo aveva accordato e lei era partita per la Grecia con il suo ragazzo. Quella che però doveva essere una settimana di vacanza si è trasformata in una tragedia.

La notizia della morte

Anche se non è stato possibile contattare direttamente i familiari, la notizia della morte di Deborah si è presto diffusa tra i conoscenti della ragazza. Già alle 9.30 gli amici più intimi avevano saputo che per lei non c’erano più speranze e le prime conferme del decesso sono arrivate attraverso i social-network. I primi messaggi di cordoglio sono stati postati su Facebook appena una quarantina di minuti più tardi. «Il tuo sorriso lo poterò sempre dentro, te lo prometto», ha scritto a metà mattina Christian, accompagnando il testo con una foto in cui si trovava in compagnia dell’amica. «Era una leonessa, dava la carica a tutti», ha sottolineato al telefono una conoscente che ha chiesto di poter rimanere anonima. Le telefonate di incredulità si sono ripetute per tutta la giornata. Contattare i familiari non è stato però possibile e non è stato possibile neppure conoscere le condizioni di Gabriele Martinetto. Risalito dal dirupo è stato lui a chiamare i soccorsi con il cellulare dopo l’incidente. Il ventitreenne originario di Trieste, ma residente a Gorizia, avrebbe riportato una lesione al polmone e diverse fratture. Ricoverato in ospedale, dove è stato operato, non sarebbe in ogni caso in pericolo di vita.

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