Muore a 2 anni dopo le visite
Per due volte i genitori l’hanno accompagnata al pronto soccorso del Burlo per tosse, febbre e brividi. Per due volte è stata dimessa. È morta a casa poche ore dopo la seconda dimissione. Aveva due anni e mezzo. È successo martedì scorso alla fine di quella che sembrava una banale faringite di stagione. Una malattia che è stata curata con i consueti e tradizionali farmaci ma il cui decorso è sfociato in tragedia. Il pm Matteo Tripani, magistrato titolare del fascicolo, ha disposto ieri l’autopsia sul corpo della bambina con l’obiettivo di comprendere le cause di una morte al momento inspiegabile. E anche nell’intento di risalire a eventuali responsabilità nel caso in cui dovessero essere evidenziate dagli accertamenti. Il padre della piccola si è rivolto agli avvocati Alberto Kostoris e Maria Genovese perché lo aiutino a fare chiarezza.
La vicenda è iniziata nel pomeriggio di domenica scorsa in una casa nelle vicinanze di via Commerciale. La bambina, terza di quattro fratelli, aveva una forte tosse, forse una bronchite. Respirava con difficoltà. I genitori l’hanno accompagnata al pronto soccorso del Burlo. Per qualche ora la piccola è stata trattenuta in osservazione. Secondo quanto poi il padre ha riferito agli avvocati che lo assistono, è stata sottoposta a una terapia di aerosol e le sono stati somministrati alcuni farmaci.
Lunedì mattina, dopo una notte trascorsa in casa, la bambina ha nuovamente accusato problemi respiratori, febbre e tosse. I genitori l’hanno nuovamente accompagnata all’ospedale di via dell’Istria, dove ancora una volta è stata accolta al pronto soccorso e, a quanto si è appreso, sottoposta alla terapia dell’aerosol. Infine, dopo qualche ora di osservazione, è stata dimessa.
La tragedia è avvenuta a meno di 24 ore da questa seconda dimissione. A casa la piccola, sempre a quanto risulta, faticava sempre di più a respirare. La madre attorno alle 18 ha telefonato al 118 chiedendo con urgenza un’ambulanza. All’arrivo dei sanitari la situazione è apparsa subito molto grave. I sanitari hanno fatto l’impossibile per rianimare la bambina: l’hanno sottoposta a terapia di emergenza, le hanno praticato il massaggio cardiaco. In quella che si sarebbe rivelata un’agonia si sono prodigati al fianco del personale medico anche i familiari della bimba: accanto ai genitori c’era uno dei fratelli maggiori, un quindicenne, che mentre lei veniva idratata con una flebo le teneva fermo con la mano l’ago sul braccio. Ma in breve il cuore della bambina si è fermato. Morta, ha scritto sul referto il medico del 118, per un arresto cardiorespiratorio.
In breve la segnalazione di quanto è accaduto è stata inviata al sostituto procuratore Matteo Tripani. Al quale, per il tramite degli avvocati Kostoris e Genovese, si è rivolto anche il padre della bambina. Nessun nome, per ora, è stato iscritto nel registro degli indagati. Al momento, è opportuno precisarlo, si tratta della morte sospetta di una bambina di due anni e mezzo passata per due volte al pronto soccorso e per due volte dimessa. Riguardo alla quale il pm ha assunto l’impegno di fare chiarezza.
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