Multe Ztl, servizio di consulenza per i ricorsi
Multe a raffica, notificate progressivamente a distanza di tempo. E i cittadini “sorpresi” a violare la Zona a traffico limitato dalle nuove telecamere, si sono visti arrivare a casa verbali a “ciclostile”. C’è chi, è capitato a un monfalconese di 80 anni, a fronte della prima notifica da parte della Polizia municipale, ha scoperto, non senza evidente preoccupazione, di dover “rendere conto” dei continui passaggi irregolari effettuati all’interno della Ztl nei mesi precedenti. Colpiti anche i giovani. È il caso di un ragazzo che s’è ritrovato, alla fine, un conto di 500 euro di multe.
Certo, si tratta di effettive violazioni della Ztl, per le quali la stessa Municipale, applicando la normativa, non ha alcuna possibilità di prevederne l’annullamento. Tuttavia, considerata la mole delle multe registrate, la situazione tra i monfalconesi è diventata piuttosto “incandescente”.
Tanto che l’Associazione Monfalcone Domani, presieduta da Andrea Inglese, vicepresidente Anna Maria Cisint, ha deciso di mettere a disposizione dei cittadini nella propria sede di via Toti 27, un servizio di consulenza, al fine di “costruire i ricorsi” da presentare al giudice di pace. Il servizio inizierà da domani, dalle 10 alle 12, e prevede anche le giornate di mercoledì, dalle 16 alle 18, e venerdì, dalle 10 alle 12 (tel.392-0474609).
Cisint ha osservato: «Riteniamo che, in presenza della reiterazione in buona fede da parte dei cittadini della violazione della Ztl, sia possibile presentare ricorso al giudice di pace. Ci chiediamo, peraltro, se sia stata eseguita da parte dell’ente locale un’adeguata informazione tra i cittadini del nuovo sistema legato all’attivazione delle telecamere. Con ciò, peraltro, considerando la necessità, come ho più volte segnalato formalmente all’amministrazione comunale, di rivedere alcune scelte in merito alla viabilità del centro». Cisint, come consigliere comunale, propone inoltre al sindaco di «agire in autotutela in ordine alle multe già notificate o in corso di notificazione per i principi di ripetizione e buona fede». Chiede, infine, allo stesso ente locale di «mettere a disposizione propri dipendenti per affrontare questo problema con i cittadini interessati considerando con loro il percorso del ricorso».
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