Multe sul paesaggio in “saldo” a Muggia

Il Comune taglia le sanzioni sui manufatti non autorizzati «Chi è “fuorilegge” va spronato a pagare e a regolarizzarsi»
Foto Bruni 09.08.15 Muggia:P.zza Marconi e porticciolo-municipio
Foto Bruni 09.08.15 Muggia:P.zza Marconi e porticciolo-municipio
MUGGIA. Multe paesaggistiche ridotte fino a due terzi. Il Comune di Muggia, anche per spingere i cittadini verso la regolarizzazione di eventuali posizioni “fuorilegge”, ha deciso di dare un taglio drastico alle sanzioni riguardanti appunto il tema del paesaggio.


La giunta Marzi ha infatti deciso di abrogare il dispositivo inerente la “Determinazione della sanzione pecuniaria” risalente al 2010, applicando, in sua sostituzione, i “Criteri per l’applicazione delle sanzioni in materia di paesaggio”. Il nuovo documento, appena entrato in vigore, disciplina le sanzioni per opere realizzate in assenza o difformità di autorizzazione rivedendo le cifre preesistenti con un alleggerimento importante. Nello specifico, il decreto legge 42 del 2004, ed in particolar modo l’articolo 167, stabilisce che per quanto riguarda l’esecuzione di opere oggetto di sanatoria edilizia eseguite in assenza o difformità di autorizzazione paesaggistica, in caso di accertamento di compatibilità paesaggistica, “la sanzione per il trasgressore deve essere commisurata in relazione al maggior importo tra il danno arrecato e il profitto conseguito”.


In termini pratici, dunque, cosa cambierà per i muggesani? Vediamo alcuni esempi. Le sanzioni per “ristrutturazione edilizia” non autorizzata passeranno da duemila a mille euro. Le multe per irregolarità in fatto di “interventi materiali e coloriture” scendono da mille a 500 euro, lo stesso dicasi per “porticati, terrazze, scale esterne, ecc” e “recinzioni, tettorie, arredi da giardino”. Ma le cifre si abbasseranno ulteriormente anche in altri casi. La diminuzione più eclatante è quella che riguarda la sanzione per i “pannelli fotovoltaici” montati senza autorizzazione: la cifra, infatti, da ben quattromila euro è stata ridotta “solamente” a 600 euro. Ribassi molto importanti anche per altre voci: “insegne, antenne” (da tremila a 600 euro), “interventi facciate” (da 2500 a 500 euro) e “risanamento conservativo e restauro” (da duemila a 500 euro).


Un’altra novità riguarda l’accumulo di sanzioni: il Comune ha deciso che qualora le opere fossero ascrivibili a più tipologie si procederà all’applicazione di una sanzione relativa a un’unica tipologia, quella in cui è previsto l’importo maggiore. «Dopo un confronto con cittadini e professionisti e dopo aver verificato le sanzioni applicate nei comuni limitrofi, abbiamo ritenuto fosse necessario un adeguamento delle tariffe, che erano ben al di sopra di quelle del resto del territorio regionale, a cui ci siamo ora allineati», precisa il vicesindaco Francesco Bussani.


E a chi pensa che questo cambio sia volto a tutelare i distratti, o peggio ancora i “furbetti”, Bussani replica con forza: «Sia ben chiaro che non è una scelta volta a depenalizzare gli illeciti, bensì a spronare chi eventualmente ne avesse compiuti a sanare la propria posizione».


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