Multe sui parking a pagamento, Esatto per la linea dura

Il ministero dice che il cittadino quando parcheggia a pagamento, e supera il tempo di sosta per cui ha pagato il ticket, non deve beccarsi sanzioni. È sufficiente che integri la somma, che saldi per intero il conto. Ma Esatto, che gestisce i parcheggi del Comune ex Amt, non la pensa allo stesso modo e il direttore Davide Fermo anzi aggiunge: «Anche un dirigente del ministero può sbagliare come tutti. A favore della sanzione ci sono infatti la giurisprudenza e anche una sentenza della Cassazione, la sanzione è da Codice della strada».
Perciò Esatto le sanzioni le fa, e sono di due tipi, a seconda dell’operatore incaricato dei controlli zona per zona. Due soli sono gli ausiliari del traffico abilitati dal Comune a comminare multe per insufficiente o mancato pagamento, e la cifra in questo caso è di 25 euro, ridotta a 17,50 se il malcapitato ritardatario paga entro 5 giorni. Come per tutte le multe. Se invece a scoprire il ticket scaduto è un controllore semplice, la sanzione è di 12 euro in zona rossa, di 10 in zona gialla, di 8 se verde o azzurra. «Su 5000 soste quotidiane nei nostri parcheggi - aggiunge Fermo - pochi al giorno sono i colpiti dalla multa, invece vengono fatti circa 50 avvisi per mancato o insufficiente pagamento da parte dei verificatori per le cifre inferiori, che nemmeno il ministero ha messo in discussione, e i cui importi discendono da una delibera comunale del 2008». E a questa politica è allineata pari pari anche la Park San Giusto che opera nella zona del Teatro romano.
Dunque c’è la fortuna o la sfortuna a far incappare il pagatore impreciso nel controllore qualificato o in quello normale: per la stessa infrazione si possono pagare o 25 euro o anche solo 8. «Le due categorie di controllori - dice Fermo - si alternano nelle diverse zone». E comunque i triestini non sono profittatori. E il Comune si è preoccupato di deliberare contro l’eccesso: dove è già passato l’ausiliario e ha lasciato la sua “firma” da 25 euro non può accanirsi anche il collega con l’aggiunta delle tre diverse tariffe di sanzione. Una basta. È il massimo che viene largito.
Ma in Comune non sanno natura, caratteristiche, origine e “legalità” di queste sanzioni né l’assessore alla Polizia locale, Fabiana Martini, né l’assessore alla Mobilità Elena Marchigiani (che invece ha novità importanti, come detto a fianco, su Easypark, che è esattamente lo strumento per non incappare in questi salassi). E andando avanti, per Trieste terminal passeggeri che gestisce parcheggi sulle Rive e al Molo IV l’amministratore delegato Franco Napp a voce dice di non voler «parlare di parcheggi» e in una nota poi spiega «che la società gestisce i posteggi assegnati in concessione nel pieno rispetto delle norme previste in materia, con zone a colori a tariffa decrescente», che «i posteggi sono sempre controllati da personale all’uopo dedicato» e che «per ogni informazione è presente un apposito ufficio posteggi al Molo IV deputato a soddisfare le esigenze della clientela». Nulla sappiamo delle sanzioni.
Molto limpido è quanto espone la Saba che ha parcheggi in strada attorno al Tribunale e fino a via Beccaria e piazza Oberdan. Politica pulita: la Saba fa pagare solo le ore eccedenti il ticket esposto. Il controllore mette l’avviso, il cliente scende negli uffici del park o aziona il parcometro e paga subito la differenza. Succede a 2 macchine su 10 al giorno. Se poi il cliente rimanda e paga il giorno dopo, gli verrà addebitato il costo di una giornata intera, perché non è controllabile a che ora ha di fatto ritirato la vettura dallo stallo blu. «Molti protestano, criticano, qualcuno paga e tace. Ma noi le multe non le diamo».
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