Multe sui parking a pagamento, Esatto per la linea dura

Superato il tempo di sosta, il ministero dice che basta integrare il ticket. A Trieste sanzioni dai 25 agli 8 euro. Saba: «Noi non le applichiamo»
Di Gabriella Ziani
FOTO BRUNI TRIESTE 10 01 09 PARCHEGGIO PIAZZA OSPEDALE
FOTO BRUNI TRIESTE 10 01 09 PARCHEGGIO PIAZZA OSPEDALE

Il ministero dice che il cittadino quando parcheggia a pagamento, e supera il tempo di sosta per cui ha pagato il ticket, non deve beccarsi sanzioni. È sufficiente che integri la somma, che saldi per intero il conto. Ma Esatto, che gestisce i parcheggi del Comune ex Amt, non la pensa allo stesso modo e il direttore Davide Fermo anzi aggiunge: «Anche un dirigente del ministero può sbagliare come tutti. A favore della sanzione ci sono infatti la giurisprudenza e anche una sentenza della Cassazione, la sanzione è da Codice della strada».

Perciò Esatto le sanzioni le fa, e sono di due tipi, a seconda dell’operatore incaricato dei controlli zona per zona. Due soli sono gli ausiliari del traffico abilitati dal Comune a comminare multe per insufficiente o mancato pagamento, e la cifra in questo caso è di 25 euro, ridotta a 17,50 se il malcapitato ritardatario paga entro 5 giorni. Come per tutte le multe. Se invece a scoprire il ticket scaduto è un controllore semplice, la sanzione è di 12 euro in zona rossa, di 10 in zona gialla, di 8 se verde o azzurra. «Su 5000 soste quotidiane nei nostri parcheggi - aggiunge Fermo - pochi al giorno sono i colpiti dalla multa, invece vengono fatti circa 50 avvisi per mancato o insufficiente pagamento da parte dei verificatori per le cifre inferiori, che nemmeno il ministero ha messo in discussione, e i cui importi discendono da una delibera comunale del 2008». E a questa politica è allineata pari pari anche la Park San Giusto che opera nella zona del Teatro romano.

Dunque c’è la fortuna o la sfortuna a far incappare il pagatore impreciso nel controllore qualificato o in quello normale: per la stessa infrazione si possono pagare o 25 euro o anche solo 8. «Le due categorie di controllori - dice Fermo - si alternano nelle diverse zone». E comunque i triestini non sono profittatori. E il Comune si è preoccupato di deliberare contro l’eccesso: dove è già passato l’ausiliario e ha lasciato la sua “firma” da 25 euro non può accanirsi anche il collega con l’aggiunta delle tre diverse tariffe di sanzione. Una basta. È il massimo che viene largito.

Ma in Comune non sanno natura, caratteristiche, origine e “legalità” di queste sanzioni né l’assessore alla Polizia locale, Fabiana Martini, né l’assessore alla Mobilità Elena Marchigiani (che invece ha novità importanti, come detto a fianco, su Easypark, che è esattamente lo strumento per non incappare in questi salassi). E andando avanti, per Trieste terminal passeggeri che gestisce parcheggi sulle Rive e al Molo IV l’amministratore delegato Franco Napp a voce dice di non voler «parlare di parcheggi» e in una nota poi spiega «che la società gestisce i posteggi assegnati in concessione nel pieno rispetto delle norme previste in materia, con zone a colori a tariffa decrescente», che «i posteggi sono sempre controllati da personale all’uopo dedicato» e che «per ogni informazione è presente un apposito ufficio posteggi al Molo IV deputato a soddisfare le esigenze della clientela». Nulla sappiamo delle sanzioni.

Molto limpido è quanto espone la Saba che ha parcheggi in strada attorno al Tribunale e fino a via Beccaria e piazza Oberdan. Politica pulita: la Saba fa pagare solo le ore eccedenti il ticket esposto. Il controllore mette l’avviso, il cliente scende negli uffici del park o aziona il parcometro e paga subito la differenza. Succede a 2 macchine su 10 al giorno. Se poi il cliente rimanda e paga il giorno dopo, gli verrà addebitato il costo di una giornata intera, perché non è controllabile a che ora ha di fatto ritirato la vettura dallo stallo blu. «Molti protestano, criticano, qualcuno paga e tace. Ma noi le multe non le diamo».

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