Multe salate in Croazia ai clienti delle prostitute

FIUME. In futuro i clienti delle prostitute in Croazia correranno il rischio di mettere mano due volte al portafoglio: la prima nel pagare la prestazione e la seconda nello sborsare una multa piuttosto salata per violazione della legge sulla quiete e ordine pubblici.
Il governo di centrosinistra del premier Zoran Milanovi„ ha approvato il disegno di legge in materia, che introduce la grande novità del cliente da perseguire per legge. Finora i praticanti di questa professione pubblica ma ufficialmente non riconosciuta erano i soli a pagare se colti in flagrante o comunque riconosciuti colpevoli, mentre i fruitori se la cavavano puntualmente, senza rimediare alcuna punizione.
Non sarà più così: se il Sabor, il Parlamento croato, darà disco verde al testo, gli appartenenti ad entrambe le categorie potranno essere condannati ad una pena pecuniaria da 4 mila a 10 mila kune, ovvero da 535 a 1337 euro.
Finora si applicavano le norme varate nel lontano 1994, che prevedevano multe da 200 a 800 kune (ma solo per le prostitute, donna o uomo che fossero), da 27 a 107 euro. Una bazzeccola. Raddoppiata anche la pena detentiva per la prostituzione, portata da 30 a 60 giorni e che – come nel caso delle sanzioni pecuniarie – riguarderà prestatori e beneficiari del servizio.
Pene minori per coloro che offrono o chiedono prestazioni amorose in luogo pubblico, ma senza che l’atto sia consumato: si va da 1000 a 5 mila kune (da 134 a 669 euro).
Costerà salato anche fare l’amore per la coppietta di turno, tipo in spiaggia o in un parco. In questo caso la multa andrà da 3000 a 5 mila kune, da 402 a 669 euro, ma si potrà essere fatti segno anche di 30 giorni di reclusione. Coloro che appariranno nudi in pubblico e le persone che amano mostrare pubblicamente i propri organi genitali pagheranno da 268 a 535 euro.
Rischieranno inoltre fino a 20 giorni di carcere. Nel commentare la nuova normativa sulla prostituzione, il premier Milanovi„ ha asserito che si è voluto applicare il modello esistente in Svezia: «C’ è però bisogno che la questione sia sottoposta ad un dibattito pubblico. Una legge similare esiste nel Paese scandinavo, ma c’è da chiedersi perché Paesi aperti e democratici, come Germania e Austria, abbiano preferite seguire strade diverse».
La legge su quiete e ordini pubblici prevede naturalmente altri reati, con pene maggiorate rispetto alle vecchie norme. Oltraggiare o beffeggiare un poliziotto sarà punibile con un’ ammenda da 7 a 15 mila kune (936–2006 euro). Da prestare attenzione se si viene colti in fallo nell’ espletare i bisogni fisiologici in pubblico: in quel caso il bilancio statale croato potrà incamerare da 67 a 268 euro.
Le condanne per aggressione e colpi inferti ad una persona comporteranno fino a 40 giorni di prigione e multe da 401 a 802 euro. Carcere e ammende raddoppieranno se il singolo è stato attaccato e colpito da un gruppo, ossia da 3 o più persone.
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