Multe a chi bestemmia, stop all’idea di Tuiach

Proposta cassata in commissione come l’iniziativa M5S rivolta agli automobilisti portatori di handicap

TRIESTE «A chiacchiere sono tutti sensibili, ma poi con i fatti siamo a zero». È lo sfogo del consigliere Alessandro Imbriani (M5S), a proposito della mozione a sua firma presentata martedì 6 febbraio in sesta commissione. La mozione, che propone di consentire ai disabili di sostare gratuitamente negli stalli a pagamento se il parcheggio dedicato è già occupato, è stata ampiamente discussa, con l’intervento della quasi totalità dei consiglieri presenti.

Ma non si è giunti a una soluzione, tanto che alla fine la consigliera Manuela Declich (FI), appoggiata dal vicesindaco Pierpaolo Roberti, ha proposto di procedere solo con il secondo punto della mozione, che chiede di avviare una campagna di sensibilizzazione rivolta alle persone disabili, affinché segnalino alla polizia urbana l’occupazione indebita degli stalli a loro dedicati, e a tutta la popolazione per la diffusione della cultura del rispetto.

Stessa fine ha fatto la mozione a firma di Fabio Tuiach, ora nel Gruppo Misto, che chiede di sanzionare chi bestemmia in pubblico. Ma se in questo caso la decisione di rinviarla al Consiglio comunale per poi ritirarla, come opera di sensibilizzazione, è stata indotta dall’esistenza di una legge che già sanziona chi proferisce bestemmie in pubblico, nel caso della mozione presentata da Imbriani, che alla fine si è deciso di ridiscutere in commissione in presenza delle associazioni che si occupano di disabili sul territorio, la proposta di ridurla a una campagna di sensibilizzazione è giunta perché si è ritenuto che la soluzione non sia a portata di mano.

Eppure qualche criticità c’è: lo dimostrano le 472 segnalazioni giunte l’anno scorso alla Polizia Locale a proposito di stalli occupati indebitamente. Gli stalli dedicati ai disabili sono circa il 10% su un totale di oltre 5700. Ma a possedere il contrassegno disabili sono in 3851 e se non sono molti i cittadini che occupano gli stalli dedicati senza possedere il contrassegno, il problema principale, ha evidenziato il dirigente Giulio Bernetti, è legato al fatto che il contrassegno spesso è usato indebitamente dai familiari del portatore di handicap. Garantire una sosta gratuita indiscriminata negli stalli a pagamento, ha evidenziato Bernetti, potrebbe inasprire questo problema. Già oggi, ha fatto presente il dirigente, i disabili possono usufruire di un’ora di parcheggio gratuito sulle strisce blu. Se la sosta invece venisse consentita solo previa segnalazione di uno stallo disabili occupato indebitamente, la gestione sarebbe difficile, perché il centro radio della Polizia Locale riceve già circa 185 telefonate al giorno. Tra le proposte vagliate la più semplice è stata quella di Gianrossano Giannini (M5S), che chiede di portare a due ore il tempo di sosta gratuito per i disabili nei parcheggi a pagamento, appoggiata anche da Maria Teresa Bassa Poropat (PD), che ha sottolineato come i tempi di spostamento di un disabile si allunghino per le difficoltà date dall’handicap.

 

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