Multato dal “tutor” in autostrada: fa ricorso e vince

PALMANOVA. È una sentenza che farà discutere a lungo quella di annullamento di un verbale della Polstrada, sentenza emessa a Palmanova dal giudice di pace Marina Carretta. Un professionista udinese si è visto, infatti, accogliere il ricorso per una multa per eccesso di velocità contestatagli attraverso il sistema di “tutor” lungo l’autostrada sul tratto Lisert-Palmanova.

A permettere all’automobilista udinese di vincere sono state le tre principali eccezioni sollevate dagli avvocati Francesca Tutino e Silvia Libanetti. In primo luogo, la discordanza di un’ora tra l’orario riportato dal tutor e quello della multa notificata dalla polizia stradale di Gorizia. Infatti, l’orologio del sistema di rilevazione della velocità non era stato aggiornato all’ora legale, scattata pochi giorni prima: il fatto è accaduto il 4aprile dell’anno scorso. La seconda eccezione è stata la mancanza di prova e certificazione da parte della Prefettura dell’omologazione e della taratura del “tutor”, necessarie per legge quando il sistema di rilevamento della velocità non è utilizzato da personale nelle vicinanze dello stesso. Il terzo punto, probabilmente quello più tecnico dei tre, è anche quello che potrebbe dare vita a un seguito di giurisprudenza. È stata rilevata, infatti, un’eccezione sulla competenza territoriale: l’illecito è stato registrato dalla stradale di Gorizia, perché il primo rilevamento è avvenuto in territorio goriziano, mentre la competenza di giudizio è stata indicata in Palmanova, località dove era posizionato il secondo rilevatore. Secondo gli avvocati, invece, il procedimento andava istruito sul posto dove la sanzione era stata elevata. Insomma, tre motivazioni che hanno permesso all’automobilista di uscire vincitore, e questa sua vittoria è, secondo la sua difesa, la prima in assoluto in Italia che dia completamente torto al sistema di tutoraggio in autostrada. (s.d.e.)