Multa da 12 milioni di euro ai produttori di calcestruzzo

Coinvolte otto società fra cui due delle province di Trieste e Gorizia: hanno attuato intese per fissare i prezzi e spartirsi la clientela

Sanzioni per oltre 12,5 milioni di euro sono state irrogate complessivamente dall’Antitrust a otto società produttrici di calcestruzzo operanti in Friuli Venezia Giulia (General Beton Triveneta, Calcestruzzi Zillo, Friulana Calcestruzzi, SuperBeton, Cobeton, La Nuova Calcestruzzi, Calcestruzzi Trieste Nord Est, Concrete Nordest) e alla loro società di consulenza (Intermodale S.r.l.).

Tra il 2010 e il 2014, spiega una nota, hanno attuato due intese per fissare i prezzi e spartirsi la clientela: una, nelle province di Udine, Pordenone, Gorizia e nella provincia di Treviso a sinistra del Piave; l’altra, nella provincia di Trieste.

Il procedimento, spiega l’Antitrust, ha avuto origine dalla richiesta di applicazione del programma di clemenza della società Calcestruzzi cui l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha riconosciuto l’immunità totale dall’ammenda. Le due intese erano finalizzate in particolare alla ripartizione dei cantieri di fornitura del calcestruzzo e alla fissazione dei prezzi di vendita nei due mercati geografici del Friuli sopra indicati.

In entrambi i casi, il coordinamento ha determinato il mantenimento della clientela storica di ogni concorrente e la fissazione di prezzi più alti di quelli che si erano registrati prima del 2010, un periodo caratterizzato già dal 2008 da una contrazione significativa della domanda e da una maggiore concorrenza di prezzo tra i produttori.

Le concertazioni hanno interessato i principali operatori delle aree geografiche coinvolte, rappresentativi di circa l’80% per quanto riguarda l’area di Udine-Pordenone e di circa il 60% per quella di Trieste. Il meccanismo delle due intese, gestite da Intermodale, includeva lo scambio di informazioni sulle quote storiche (pre-crisi) e informative di cantieri aperti o in apertura, raccolte da Intermodale in tabulati riepilogativi, in cui erano utilizzati codici cifrati per individuare i produttori.

Questi documenti venivano distribuiti e discussi nel corso di riunioni settimanali, diverse per le due intese, includendo spesso anche il prezzo di riferimento della fornitura. Il coordinamento prevedeva inoltre l’irrogazione di sanzioni da parte della società di consulenza a carico delle imprese devianti. Anche Intermodale è stata sanzionata dall’Antitrust per aver fornito un contributo attivo e volontario alle intese tra i principali produttori di calcestruzzo del Friuli Venezia Giulia. Nella quantificazione delle sanzioni, sono stati applicati i principi espressi nelle Linee Guida adottate il 22 Ottobre 2014.

Riproduzione riservata © Il Piccolo