Muggia, trova in casa l’ex amico con le mani nel borsello

Il ladro bloccato con la forza dal proprietario dell’abitazione e poi arrestato dalla Polizia. «La figlia minore gli faceva da palo»
Lasorte Trieste 02/02/11 - Muggia, Commissariato Polizia
Lasorte Trieste 02/02/11 - Muggia, Commissariato Polizia

MUGGIA Lo ha trovato mentre stava frugando tra le sue cose, lo ha immobilizzato e in pochissimo tempo è arrivata la polizia ad arrestarlo.

Brutta avventura quella in cui è incorso un muggesano di settant’anni residente in via Umberto Felluga il quale ha scoperto V.R., sessantenne pluripregiudicato, intanto a derubarlo in casa. Per il ladro, oltre alla denuncia per furto, sono scattate le multe per il mancato rispetto delle limitazioni Covid-19 e per divieto di sosta.

I due protagonisti della vicenda occorsa nella cittadina rivierasca si conoscevano da circa un anno quando V. R. aveva contattato tramite un annuncio il muggesano il quale era alla ricerca di affittuari per un terreno a Domio. Alla fine si erano accordati per ospitare sul terreno tre cavalli.

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«Consideravo questa persona un amico – racconta la vittima del furto – lo scorso anno avevo subito un intervento a seguito di un incidente in campagna e lui con la sorella mi sono stati vicini e mi hanno aiutato. Si comportava come se mi volessero bene».

In realtà verso la fine del 2019 tra i due erano emersi dei dissidi: «Mi sono accorto della sparizione di alcuni oggetti – spiega il proprietario del terreno – tra cui una motozappa nuova e una piscina in plastica di grande dimensione oltre ad altri attrezzi. Non ho mai avuto prove e per questo non ho sporto denuncia seppur avessi più di qualche sospetto. Mi erano spariti anche da casa dei contanti e degli ori, quindi ho preferito chiudere qualsiasi rapporto chiedendo di portare via i cavalli, ma purtroppo sono ancora nel terreno e stanno facendo danni non avendo più da mangiare».

V.R. viene dunque allontanato, la sorella prova a mediare, ma non c’è verso. La storia della presunta amicizia si conclude con un epilogo pessimo. Il muggesano è nella sua casa di via Felluga, sono da poco passate le nove del mattino ed è in bagno.

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«Avevo il sospetto che qualcuno avesse suonato alla porta – spiega nel suo racconto – ma sento poco bene e quindi non ci ho badato più di tanto. Quando sono uscito l’ho visto con le mani nel borsello. L’ho bloccato abbracciandolo e ci siamo trascinati fino alla finestra da dove ho iniziato a urlare».

Il vicino di casa, richiamato dal trambusto, ha contattato immediatamente il 112 e nel giro di pochi minuti è arrivata una pattuglia della Squadra volante e una della Squadra giudiziaria del Commissariato di Muggia coordinate dal vice questore Michele Vecchiet.

V.R. veniva identificato – a suo carico numerosi precedenti per reati simili – e poi accompagnato al Coroneo. Oltre alla denuncia per furto per il 60enne è scattata la sanzione di 400 euro trovandosi in giro senza un valido motivo come previsto dal Dpcm. Gli uomini della polizia hanno anche recuperato il furgone del malvivente parcheggiato sulla fermata dell’autobus e per questo gli è stata comminata una multa per divieto di sosta. Gli agenti hanno sequestrato pure un coltello e altri oggetti per lo scasso. «La cosa più triste – conclude il muggesano – è che un vicino mi ha raccontato di aver visto la figlia, probabilmente minorenne, costretta a fare da palo mentre il padre stava rubando dentro casa mia». –


 

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