Muggia, scatta l’ordinanza salva-rane tra San Dorligo e Caresana

In questo periodo gli anfibi attraversano le stradine della zona per deporre le uova nelle pozze: gli atomobilisti sono invitati a evitarle o per lo meno a stare attenti
Lasorte Trieste 14/05/08 - Caresana - Chiesa
Lasorte Trieste 14/05/08 - Caresana - Chiesa

Scatta l’avviso “salva rane e rospi” nella vallata del Breg.

Come ogni anno, infatti, in questa stagione, con l’approssimarsi del periodo primaverile, nelle campagne fra San Dorligo della Valle e Caresana, inizia la migrazione per decine di migliaia di rospi e rane che si dirigono verso gli stagni della zona per deporre le loro uova. Si tratta di un fenomeno che affonda le sue origini molto lontano nel tempo, perché la vallata fra San Dorligo della Valle e Caresana è sempre stata caratterizzata da un clima particolarmente favorevole alla riproduzione di questi anfibi: in varie specie di ranidi, infatti, gli adulti cacciano le loro prede soprattutto nella zona di transizione fra terra e acqua, muovendosi agilmente in entrambi gli ambienti.

Le rane in particolare si recano in acqua soltanto per la riproduzione e depongono le uova in pozze temporanee.

«Queste antiche rotte migratorie – si legge però in un comunicato diffuso dall’amministrazione comunale di San Dorligo della Valle – sono oramai interrotte e attraversate da strade asfaltate e il traffico automobilistico causa ogni anno vere e proprie stragi di questi animali considerati molto preziosi. La loro migrazione – prosegue la nota – è un segnale che alimenta ottimismo e speranza. Significa infatti che il territorio fra San Dorligo della Valle e Caresana mantiene intatto il suo valore naturale, che vi possono convivere uomini e animali e che le tradizionali pratiche agricole locali si integrano ancora bene con quella biodiversità oggi minacciata. Rane e rospi poi – si sottolinea nel documento – nutrendosi di insetti nocivi alle colture sono ottimi alleati dei contadini».

«Invitiamo perciò gli automobilisti a scegliere, se possibile, strade alternative per i loro spostamenti – così l’invito del Comune – in modo da agevolare il lavoro di tutti i volontari che percorrono, soprattutto di sera, quelle stesse strade a piedi, per favorire il passaggio degli animali».

Nel testo dell’amministrazione di San Dorligo della Valle si precisa anche che le migrazioni avvengono specialmente nelle prime ore dopo il crepuscolo, fra le 18 e le 22, soprattutto nelle serate umide e piovose.

«Automobilisti disattenti – conclude la nota – possono schiacciare e distruggere, in pochi minuti, con il loro transito, anche numerose centinaia di esemplari. Per questo motivo invitiamo tutti coloro che dovranno raggiungere le zone indicate negli orari di maggiore affluenza di questi piccoli anfibi a prestare la massima attenzione possibile».

Del tema si è sempre occupata anche l’Associazione di volontariato “Tutori stagni” del Friuli Venezia Giulia, per l’organizzazione dele attività di quanti si prestano ad aiutare la migrazione, presidiando i punti di attraversamento.

L’invito a quanti vorranno partecipare è di indossare giubbotti che garantiscono la visibilità al buio e di dotarsi di torce. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.tutoristagni. it.—


 

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