Muggia piange la ristoratrice Lili Bontempo

È scomparsa improvvisamente la storica titolare dell’“Ex Hitler”. L’assessore Decolle: «Mi mancheranno le sue telefonate»
Lasorte Trieste 23/03/12 - Muggia, Lili Bontempo
Lasorte Trieste 23/03/12 - Muggia, Lili Bontempo

MUGGIA. «Sono la signora Lili Bontempo, ristoratrice in Muggia dal 1959. Vorrei sapere quale “Authority” ha deciso che Muggia non debba avere il collegamento con Trieste tramite vaporetti esistenti dal 1900? Sono allibita! ». Era il 25 aprile 2009. Mancheranno le segnalazioni di Lili Bontempo che arrivavano nel suo inconfondibile accento triestino. In quell’authority tra virgolette c’è tutta la sua allergia per i paroloni stranieri e la burocrazia italica. Lili (o anche Lilly) se n’è andata improvvisamente l’altro ieri. A Muggia era conosciuta da tutti per aver gestito per tre decenni il locale di riva Nazario Sauro (sul Mandracchio) che portava il suo nome e cognome tutto attaccato (“Trattoria Lilibontempo”) ma che tutti conoscevano come “Ex Hitler” per l’incredibile somiglianza del suo vecchio proprietario Giorgio Stener con il dittatore tedesco con i baffetti.

Trattoria ma anche “fritolin”, “brunch”, birreria e “proseccheria”. Non si faceva mancare nulla per il suo locale tipico che era nato nel 1907, rinomato anche per i magnifici quattro piatti unici di pesce e carne: Austria, Istria, “Stella Maris” e “Perle adriatiche”. Tra le specialità le frittelle con le alici, il brodetto istriano e le crepes con salmone e tartufo. Ma soprattutto c’era la regia costante della vulcanica Lili che andava personalmente ad ogni tavolo a illustrare il menù anche se c’era la carta stampata. Un vero personaggio e una forza della natura. È stata uno dei fondatori del mitico “Club degli ignoranti”. E quando nel 2014, superati gli 80 anni, aveva alzato bandiera bianca (cedendo la storica trattoria alla famiglia Sillani che l’ha ribattezzata “Sal de Mar”) aveva resistito poco alla vita da pensionata. Poche settimane dopo era riapparsa con un “fritolin” a due passi dal suo Mandracchio.

«La telefonata era un rito, se per lei non andava bene quello che dicevo o le proposte dell’amministrazione non le condivideva, arrivava la telefonata: “La scolti asesor! .......”», ricorda Stefano Decolle, assessore comunale al Turismo. «Quanto mi mancheranno queste telefonate. Ci siamo visti domenica mattina, sempre con il sorriso e la franca sincerità, sempre con il grembiule, sempre dentro al suo locale, alla sua vita. Quando aveva lasciato il suo locale storico Ex Hitler, le avevo chiesto: “Ma adesso la va in pension?”. Risposta: “Perché la me vedi vecia? Mi go de morir drio el banco”. E allora via con un’altra avventura, “.... verzo un fritolin! Cossa la disi?”. E cossa devo dir Liliana. Devo dir che la me manca, che almeno un’ultima telefonada con “La scolti asesor! ” la volessi sentir, che ancora una protesta, ancora un franco scambio de opinioni lo volessi. Ma più de tuto volessi ancora veder quel sorriso contornato da quei capelli biondi scomposti che ti aprivano lo sguardo su quello che è il porto di Muggia. Arrivederci Lilly. Con sincera gratitudine».

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