Muggia off limits, ciclisti in rivolta

La Fiab Ulisse chiede un incontro al sindaco Marzi. «Un freno anche al turismo»
sterle trieste muggia centro storico
sterle trieste muggia centro storico
MUGGIA. L’ordinanza di chiusura del centro storico di Muggia, annunciata dal Comune, non va giù alla sezione locale di Fiab Ulisse, l’associazione di cicloturisti e ciclisti urbani, che esprime in una nota “forte contrarietà al provvedimento”. “Sarebbe un freno sia alla mobilità urbana che al cicloturismo, entrambi in forte crescita negli ultimi anni a Muggia”, spiegano dalla Fiab. “Sorprende poi che si proponga questo provvedimento restrittivo nonostante non sia mai registrato un incidente: per contrastare eventuali eccessi di singoli basterebbe applicare il codice della strada che prevede che i ciclisti debbano procedere a una velocità tale da evitare situazioni di pericolo per i pedoni. Invece di punire chi non rispetta queste regole, togliendo a tutti la possibilità di attraversare il centro storico in bici si corre il rischio di disincentivare l’uso di questo mezzo sostenibile”. Inoltre, la Fiab è “preoccupata per i problemi di sicurezza: pensiamo ai ragazzi delle medie che da Zindis vanno o potrebbero andare a scuola in bici, o ai bagnanti. Con la chiusura del centro saranno obbligati a utilizzare la galleria per attraversare la città arrivando dal lungomare”. Ma non basta: perché c’è anche il risvolto turistico “Muggia nel 2016 ha visto passare più di 11mila cicloturisti. In rete le notizie viaggiano velocemente: è un gioco saltare la sosta a Muggia per dirigersi a Capodistria e Isola”. Quindi, Fiab Muggia Ulisse chiede su questo tema “un confronto con il sindaco Marzi per trovare delle soluzioni equilibrate che da una parte stimolino una giusta convivenza pedoni-ciclisti e dall’altra non siano da freno alla mobilità ciclistica e al cicloturismo”.

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