Muggia, Montedoro raddoppia l’area shopping
TRIESTE. Un sonoro schiaffo alla crisi economica. È la nuova e sorprendente sfida del Montedoro Shopping Center che, in netta controtendenza rispetto agli altri centri commerciali della provincia (e non solo), ha annunciato la volontà di ampliare i propri spazi, quasi raddoppiandoli. La struttura muggesana ha chiesto ufficialmente al Comune amministrato da Nerio Nesladek di ingrandire di oltre 16mila metri quadrati la propria offerta commerciale, portandola quindi ad un'area complessiva di 33.600 mq.
Previsti sette negozi in più, un megastore unico su cui vige ancora il massimo riserbo di oltre 11mila mq, ma soprattutto un centinaio di nuovi posti di lavoro. Entusiasta il direttore del centro Sergio Bavazzano: «Dopo l'arrivo di Decathlon diverse catene e brand multinazionali che non hanno potuto trovare spazio a Trieste hanno avanzato la richiesta di venire da noi, quindi ci siamo dovuti attrezzare di conseguenza».
L’iter. Dopo aver ottenuto già il sì da parte della giunta, il documento necessario per la preannunciata espansione di Montedoro, vale a dire la Variante al “Piano di settore del commercio per l'individuazione delle grandi strutture di vendita”, che prevede anche la contestuale Variante non sostanziale n.32 al Prgc vigente, verrà discussa e votata oggi durante la riunione del Consiglio comunale muggesano.
Il progetto. Tutto è iniziato nel maggio del 2013 con le manifestazioni d'interesse per l'ampliamento del Montedoro Shopping Center da parte di Sheila ed Enide, le due srl proprietarie del complesso immobiliare - denominato allora Montedoro Free-Time - che chiedevano di trasformare, senza modifica delle volumetrie e delle superfici già autorizzate a livello edilizie, parte delle attuali destinazioni d'uso di tipo “ludico-ricreativo e ricettivo-alberghiero”, con destinazione d'uso di tipo “commerciale al dettaglio”.
Due i progetti specifici. Sheila, titolare del centro commerciale che attualmente ospita 44 negozi (il cosiddetto “fabbricato A”), ha chiesto l'ampliamento della struttura pari a 5.600 mq, tutti relativi al settore merceologico “non alimentare” della superficie di vendita del centro commerciale stesso, mediante cambio di destinazione d'uso di parte dell'edificio, portando così la superficie di vendita complessiva a 22.400 mq.
Enide, proprietaria del cosiddetto “fabbricato B” dell'edificio, attualmente con destinazione ad uso ludico-ricreativo, ricettivo-alberghiero e di somministrazione di alimenti e bevande, ha chiesto invece il rilascio dell'autorizzazione per l'apertura di una grande struttura di vendita a carattere permanente, per “la vendita al dettaglio su area privata in sede fissa dei prodotti compresi nel settore merceologico non alimentare”, per una superficie di vendita di 11.200 mq, da esercitare all'interno dei locali già esistenti, mediante cambio di destinazione d'uso dell'edificio.
Le prospettive. «Abbiamo ricevuto molte manifestazioni di interesse da parte di catene e brand multinazionali che non sono presenti a Trieste - spiega Brazzano -: la pratica di ampliamento del centro commerciale è stata quasi automatica». Il direttore del Montedoro Shopping Center - indicando come momento chiave per il rilancio del centro l’arrivo di Decathlon (che «a Trieste non aveva trovato spazio per via delle autorizzazioni amministrative») -, racconta l’evoluzione della megastruttura di via Flavia di Stramare.
«Alcuni operatori interessati a sbarcare nel capoluogo regionale hanno fatto richiesta di venire qui di da noi. Un interesse legato al fatto che il centro commerciale sta crescendo, attirando un sempre maggior numero di clienti italiani e stranieri». Di fatto l'ampliamento «segnerà il completamento del centro commerciale, come previsto dal piano di rilancio iniziato con l'apertura di H&M. Ovviamente l’intervento finale sulla struttura e nella parte retrostante avrà conseguenze importanti sia sul numero di dipendenti sia sul giro d’affari del centro stesso».
Sulla carta dovrebbero sorgere 7 nuovi negozi nella prima palazzina, mentre nell'altro edificio sorgerà un unico megastore. Ad oggi le maestranze impiegate sono circa 400 a cui si andranno ad aggiungere ancora un centinaio di posti di lavoro. Bavazzano smentisce la preoccupazione legata all'abbattimento di verde pubblico: «Il blocco principale del centro commerciale non avrà alcun aumento volumetrico ma verrà ripartito differentemente rispetto allo stato attuale, per il blocco posto dietro invece verrà cambiata solamente la destinazione d'uso senza generare nuove volumetrie». Oggi il Consiglio comunale si pronuncerà su questo importante cambio di marcia del Shopping Center muggesano e a meno di sorprese il Piano dovrebbe ottenere la maggioranza dei voti.
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