Muggia, l’odissea della casa in calle Parini
MUGGIA. Uno stabile che, per usucapione, diventa di proprietà del Comune di Muggia. È una storia particolare quella dell'immobile di calle Parini 12, una casa composta da tre piani e tre vani in pieno centro storico. I fatti risalgono al dicembre del 1960, quando Filomena Mauro, vedova Fontanot, già vedova Panzera, decide di donare l'immobile all'Ente comunale di Assistenza di Muggia (Eca), «irrevocabilmente e con facoltà di intavolazione del diritto di proprietà».
Una volta accettata dall'Eca la donazione e ottenuta l'autorizzazione all'accettazione dalla Prefettura di Trieste, l'intavolazione del diritto di proprietà in favore dell'ente non fu tuttavia possibile in quanto, nelle more dell'accettazione, Filomena Mauro era venuta a mancare, rendendosi impossibile la notificazione dell'atto di accettazione al donante.
A quel punto l'Eca di Muggia, quantomeno dal 1971, aveva assunto il pieno possesso e la gestione dell'alloggio, che veniva destinato a persone in stato di disagio economico. Quando però con legge regionale n. 66/1980 furono soppressi gli Enti comunali di assistenza, con trasferimento delle relative funzioni, attribuzioni, servizi e beni in capo ai Comuni, il Municipio di Muggia, con deliberazione del Consiglio comunale del giugno 1981 dispose di subentrare all'Eca nella titolarità di tutte le situazioni giuridiche che gli facevano capo, continuando quindi ad utilizzare e possedere l'immobile con le stesse finalità assistenziali. Attività assistenziali che, però, vennero rapidamente interrotte visto il progressivo degrado dell'edificio.
Poiché Filomena Mauro è deceduta senza prole, e visto che dei suoi tre fratelli - Giuseppe, Domenico e Antonio-, soltanto uno ha avuto figli, sono stati chiamati in causa i parenti in linea retta di secondo grado di Giuseppe Mauro. I quattro nipoti non solo non si sono opposti, ma hanno anzi prestato la propria collaborazione nella ricostruzione della vicenda relativa alla prozia. E proprio in considerazione della non costituzione in giudizio degli eredi convenuti e della mancata opposizione, le spese di lite sono state compensate.
Alla luce del fatto che il Comune di Muggia ha esercitato, per più di 20 anni e in modo esclusivo, il possesso «pacifico e continuato» sull'immobile assegnato a terzi per finalità assistenziali senza che mai alcuno sollevasse una qualche contestazione, «possono ritenersi senz'altro dimostrati i requisiti del valido possesso ad usucapionem in capo al Comune istante, in relazione all'unità immobiliare indicata - recita la sentenza del Tribunale civile di Trieste - sia sotto il profilo obiettivo della continuità, pacificità ed ultraventennalità del godimento di un potere di fatto corrispondente all'esercizio di un diritto di proprietà in via esclusiva, sia con riferimento al profilo psicologico».
Grande soddisfazione da parte del sindaco Laura Marzi: «L’edificio di Calle Parini rappresenta un’importante valore aggiunto per il patrimonio comunale dell’ente. Ora sarà il Consiglio comunale a deciderne la sorte, sia essa quella di ritornare a ricoprire finalità assistenziali o di concreto guadagno da reinvestire sul territorio».
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