Muggia, la giunta Nesladek dichiara guerra agli schiamazzi

Affidata a una ditta di Torino la redazione del “Piano di classificazione acustica”. Monitorerà i decibel prodotti da concerti e cantieri. L’assessore Longo: «Vogliamo tutelare il benessere dei cittadini»
Di Riccardo Tosques
sterle trieste 07 09 08 muggia jazz 2008
sterle trieste 07 09 08 muggia jazz 2008

MUGGIA. Il Comune di Muggia dichiara guerra aperta al "fracasso". In questi giorni il Municipio ha ufficializzato l'affidamento di un incarico professionale per la redazione del cosiddetto Piano comunale di classificazione acustica (Pcca). L'obiettivo è chiaro: stabilire i limiti d'inquinamento acustico per garantire una maggiore qualità della vita ai muggesani. «È un passo molto importante che abbiamo scelto di compiere per la salvaguardia del benessere fisico dei nostri cittadini - spiega l’assessore all’Ambiente Fabio Longo -. Nello specifico si dovranno monitorare soprattutto le aree centrali di Muggia, ma anche quelle vicino alla zona industriale».

Il Pcca fissa dunque i paletti da rispettare per uno sviluppo sostenibile del territorio nel rispetto della compatibilità acustica delle diverse previsioni di destinazione d’uso dello stesso: in assenza di un regolamento vero e proprio, sino ad ora, tanto nei mesi estivi nelle zone del centro cittadino quanto nelle aree periferiche vicino a stabilimenti industriali, è sempre stato l'arbitrio a dettare le regole. Ma quali sono le fonti di rumore molesto? I cantieri, alcune aziende che non si sono dotate ancora di sistemi fonoassorbenti, ma anche i “classici” rumori provenienti dal centro cittadino legati magari alla musica ad alto volume. La redazione del Piano comunale di classificazione acustica è stato affidato ad una ditta esterna dato che all'interno del Comune non è presente personale in possesso della professionalità necessaria per la redazione di un simile incarico. Ad aggiudicarsi il lavoro è stato il Consorzio Dionigi di Torino. Dopo un'indagine di mercato in cui sono state vagliate 8 proposte, la ditta piemontese l'ha spuntata grazie alla vantaggiosa proposta economica pari 8mila 258 euro. Inizialmente l’onorario della prestazione professionale trasmessa dal Servizio Ambiente e sviluppo energetico era stato indicato in una cifra pari a 24mila euro comprensivo degli oneri contributivi e fiscali. La Dionigi sarà obbligata a predisporre il Piano necessario per individuare - come si legge nel protocollo sottoscritto dalle due parti - “le zone in cui i livelli di uno o più inquinanti comportano il rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme ai sensi della normativa vigente, al fine del rilascio delle autorizzazioni per lo svolgimento di attività temporanee o di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico che comportino l'impiego di macchinari o di impianti rumorosi o pareri degli organi tecnici di controllo del Comune e dell'Arpa”.

La ditta s'impegna poi a recepire tutte le eventuali indicazioni e prescrizioni degli organi competenti, nonché le modificazioni eventualmente richieste dal Comune prima dell'approvazione del Piano, senza perciò sollevare eccezioni o richiedere oneri aggiuntivi o speciali compensi. «Desideriamo integrare gli strumenti di pianificazione territoriale a disposizione per prevenire il deterioramento acustico delle zone non inquinate o comunque poco rumorose – ha aggiunto l'assessore Longo - e al contempo risanare quelle aree dove, nella situazione iniziale, si riscontrano livelli di rumorosità ambientale tali da poter incidere negativamente sulla salute della popolazione residente». Il Pcca ha avrà tra l’altro grande valore da un punto di vista tecnico- politico perchè dovrà essere inserito nel prossimo Piano regolatore generale comunale.

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