Muggia, giardino dell’asilo da sistemare: ci pensano i genitori
MUGGIA. «Il giardino della Borgolauro versa in condizioni pessime per essere un giardino d'infanzia». Luca Sturari, presidente del Comitato Genitori della scuola dell’infanzia “Borgolauro”, una scuola dell’Istituto comprensivo Giovanni Lucio di Muggia, lancia il monito sullo stato d’incuria dell’area verde dell’asilo muggesano. Consapevole della situazione di disagio l’anno scorso un gruppo di genitori si è attivato creando un vero e proprio Comitato «per rinnovare questo giardino».
«Abbiamo sviluppato un progetto - racconta Sturari -, abbiamo contattato diverse ditte specializzate nella realizzazione di queste strutture, abbiamo richiesto e ricevuto progetti con preventivi, abbiamo sottoposto il progetto alla Dirigenza e al Comune i quali hanno accolto con favore e sostengono l’iniziativa».
In accordo con la presidenza dell’istituto, con il Comune e con la Pro Loco di Muggia, il Comitato ha già portato a termine nello scorso aprile un primo progetto per la realizzazione della biblioteca per la scuola primaria “De Amicis”, sita nello stesso stabile della scuola dell’infanzia, e la cui realizzazione si era arenata per vari problemi di natura burocratico-amministrativa.
Ora il Comitato è partito alla ricerca di fondi necessari per affrontare le spese dei lavori. La cifra da raggiungere si aggira attorno agli 80mila euro. Ad oggi il Comitato ha ricevuto tre adesioni raccogliendo una quota che è circa il 35% del necessario. L’istituto non ha la disponibilità economica per affrontare la riqualificazione dell’area.
«Il Comune sostiene la nostra iniziativa ed è disposto a collaborare secondo le proprie disponibilità - racconta il presidente del Comitato -. Noi, come genitori e cittadini, ci prodighiamo affinché i bambini abbiano spazi adatti al gioco e al loro sviluppo psicofisico. Le docenti cercano comunque di usufruire dell’area portandovi i bambini, quando possibile, per promuovere il movimento e il gioco all’aria aperta. Sono però evidenti le notevoli difficoltà che incontrano sia dal punto di vista logistico che della sicurezza degli alunni».
I problemi da risolvere sono molti: la pendenza dell’area, la sua recinzione, il fango, il verde poco e incolto, i giochi rovinati o rotti e inadatti al tipo di giardino. «Ci servono altri contributi, ma soprattutto serve smuovere quelle associazioni o fondazioni che abbiamo contattato ma che tentennano; quindi crediamo sia il momento di rendere pubblica la cosa in modo da smuovere gli animi: vorremmo iniziare i lavori a giugno», riferisce il genitore. Se il progetto dovesse andare in porto «sarà stato un bel banco di prova per il Comitato dato che anche a livello di istituto si sente la necessità di far partecipi maggiormente i genitori per attività come queste, al pari di ciò che succede in altre città dove i Comitati realizzano tante belle cose per i ragazzi».
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