Mtl, mattinata di ricorsi e istanze respinti

Udienze per una multa e poi per un processo: una trentina i militanti presenti
Foto Bruni 07.02.14 TLT:udienza in tribunale con Giurastante
Foto Bruni 07.02.14 TLT:udienza in tribunale con Giurastante

Ricorso rigettato e sanzione convalidata, con compensazione delle spese fra le parti. Così ha deciso il giudice di pace Andrea Zugna ieri mattina, sull’opposizione a una multa (comminata per violazione del Codice della strada) presentata da un aderente al Movimento Trieste Libera, Licio Manzuffa: l’uomo aveva avanzato ricorso, eccependo in merito al cosiddetto “difetto di giurisdizione”. In pratica, non riconoscendo la legittimità dell’autorità italiana - nella fattispecie dei carabinieri che l’avevano fermato a Prosecco sanzionandolo per la mancata revisione dell’auto che stava guidando - sulla zona A del Tlt. La prefettura aveva rigettato il suo primo ricorso e Manzuffa aveva allora intrapreso la direzione del giudice di pace. Che ieri gli ha dato torto, fissando a cinquanta giorni la data per il deposito della sentenza. È iniziata così, poco dopo le 9, la mattinata del Mtl fra le aule giudiziarie. All’esterno dell’ufficio del giudice di pace in via del Coroneo, una trentina di militanti di Trieste Libera hanno atteso la pronuncia, con qualche bandiera, sciarpa e spilla pro-Tlt, e alcuni fischietti che si sono fatti sentire per brevi momenti.

Subito dopo, il gruppo - guidato dal presidente del movimento Roberto Giurastante - si è diretto in Tribunale. Per l’udienza di un procedimento in cui un’altra iscritta Mtl, Tiziana Severi, è accusata di oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire la propria identità a pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. L’avvocato difensore, Edoardo Longo (che si occupa del caso assieme alla collega Sandra Cisilino, di Udine), ha dapprima presentato un’istanza chiedendo al giudice Massimo Tomassini di astenersi dal procedimento alla luce - ha rilevato Longo - della burrascosa udienza del 17 luglio scorso e della denuncia penale avanzata nei confronti degli aderenti al Mtl presenti quel giorno in aula dal giudice. Tomassini ha respinto l’istanza. Longo ha “risposto” con formale atto di ricusazione, con richiesta di trasmetterlo alla Corte d’Appello e di sospendere il processo in attesa della relativa pronuncia della stessa. Il magistrato ha disposto sì l’immediato invio dell’atto alla Corte d’Appello, stabilendo però nel contempo di proseguire con il procedimento. A quel punto l’avvocato Longo ha ribattuto depositando eccezione per difetto di giurisdizione ed eccezione di legittimità costituzionale dell’articolo 1 del Codice penale. Entrambe sono state ritenute da Tomassini infondate. Ergo, il processo va avanti con l’ammissione di testi e prove. Prossima udienza l’11 luglio alle 11. Intanto per il Mtl si avvicina la scadenza dell’annunciato ultimatum all’Italia: «Dopo il 10 febbraio - ha ribadito Giurastante ieri mattina - le sentenze dei giudici italiani non avranno più alcun valore». (m.u.)

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