Motoscafo killer, il tycoon croato verso il carcere
FIUME Il motoscafo di cui era alla guida aveva ucciso nell'agosto del 2011 due velisti italiani, i coniugi padovani Francesco Salpietro e Marinelda Patella, la condanna del pilota (4 anni e 10 mesi) era diventata esecutiva lo scorso dicembre, ma il 72enne imprenditore zagabrese Tomislav Horvatinčić non andrà probabilmente in carcere neanche domani, 1 ottobre, data che il tribunale zagabrese ha stabilito quale inizio della detenzione. L'anziano tycoon dovrebbe riuscire così per l'ennesima volta a prendersi gioco della giustizia, con la scusa di essere gravemente malato. Il tutto mentre negli ultimi mesi Horvatinčić è stato visto spensierato (e abbronzato) nel sorseggiare caffè e bevande varie, in bar dislocati a Zagabria, nei suoi dintorni e in varie località della costa orientale adriatica.
La richiesta di rinvio dell'esecuzione della pena detentiva – per motivi di salute – è stata comunicata dal suo avvocato difensore, il fiumano Velimir Došen: «Giorni fa ho depositato la relativa richiesta, spiegando che il quadro clinico del mio assistito, malato di tumore, è peggiorato rispetto al primo rinvio deciso dal competente tribunale lo scorso marzo. Sarà il Tribunale regionale di Zagabria ad esprimersi sull’eventuale proroga, oppure deciderà che possa essere curato al San Simone, l’ospedale carcerario zagabrese». A detta di Došen, nella stragrande maggioranza dei casi il tribunale accetta simili richieste e al massimo il giudice può chiedere una perizia supplementare. «Sono convinto che il mio cliente resterà in libertà - spiega il legale - cosa assolutamente necessaria per poter continuare a curarsi senza intoppi».
Ha aggiunto che Horvatinčić si sottoporrà a controllo medico il 15 ottobre in Germania, mentre il 27 novembre avrà quella che ha definito un’importantissima operazione a Vienna. «L’intervento avrà un’importanza vitale per Horvatinčić, che soffre di tumore alle ossa e sarà operato in un’ospedale ortopedico viennese. Non venisse operato, avrebbe poche possibilità di rimanere in vita. Ho inviato la documentazione medica al tribunale e ora attendo e attendiamo fiduciosi la risposta». Secondo l’avvocato quarnerino, la procedura potrebbe durare diverse settimane. Come scritto innumerevoli volte, il tragico incidente era avvenuto il 16 agosto 2011, nelle acque a meridione della località di Capocesto (Primošten in croato), nella Regione di Sebenico. Il fuoribordo killer, che aveva il pilota automatico inserito e procedeva a più di 25 nodi, aveva scavalcato la barca a vela dei due italiani, con le eliche che avevano straziato i corpi di Marinelda e Francesco. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo