Motori marini rubati a Grado, ladri in muta da sub nella Valle Cavarera

Un basista li ha aiutati a percorre il canale. Sventato un furto. Bottino da 25mila euro più i danni causati a tre imbarcazioni
Una veduta di Grado
Una veduta di Grado

GRADO. Tre motori e una “batela” (utilizzata per portar via la refurtiva) sono spariti durante il temporale di due notti fa dagli ormeggi del canale dei Moreri in Valle Cavarera (Valle Goppion), a Grado. La “batela” è stata ritrovata dai carabinieri a Belvedere e restituita al proprietario.

È una vicenda che ha colto di sorpresa poiché, da alcuni anni, il fenomeno era quasi del tutto sparito sia per l’utilizzo delle telecamere e sia per l’intensificato dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Due dei proprietari dei motori, pressoché nuovi, hanno già presentato denuncia alla stazione dei carabinieri. E un’ulteriore denuncia è stata presentata anche dal titolare di una serie di approdi dell’isola della Schiusa, dove i ladri hanno cercato di effettuare un altro furto, riuscito solo parzialmente. Ma quello che colpisce questa volta è il fatto che dal canale dei Moreri (zona dei furti) per raggiungere Belvedere (zona di scarico della refurtiva) bisogna essere dei profondi conoscitori della laguna, ancor di più nel buio della notte e in mezzo al temporale. Gente profonda conoscitrice della zona, insomma, come è stato ipotizzato già in passato. È caccia dunque al basista che, questa l’ipotesi più accreditata, ha permesso a una banda, probabilmente di stranieri, di ultimare l’opera e di portare via la refurtiva.

Quasi tutti i proprietari sono oggi assicurati per il furto del motore, ma non per i danni che i ladri fanno nel tagliare, sradicare o spiantare i motori dai motoscafi. «Avevo appena acquistato, da quattro giorni, un Selva da 40 cavalli per la mia “batela” - dice uno dei proprietari dei motori rubati, visibilmente arrabbiato - Ho fatto un unico viaggio da Valle Cavarera sino a una vicina isola della laguna».

I ladri hanno staccato gli ormeggi e se ne sono andati portando via la batela che hanno poi utilizzato per imbarcare anche altri due motori appena rubati. Anche gli altri due motoscafi sono stati mollati dagli ormeggi, ma sono stati abbandonati a pochi metri di distanza. Privi di motore. L’altra mattina i carabinieri della motovedetta hanno trovato la “batela” a Belvedere dove quasi sicuramente i ladri si sono diretti dopo il furto per sbarcare i motori da caricare su qualche furgone. Qui l’hanno abbandonata e se ne sono andati.

Le altre due vittime dei furti e degli scassi risiedono sempre in Valle Goppion. Da un motoscafo oltre al motore è stato portata via tutta la strumentazione e attrezzatura di bordo e anche le pinne e cinque maschere da sub utilizzate dai componenti della famiglia. È stato sventato invece parzialmente un furto in un approdo dell'Isola della Schiusa. Merito è di una coppia di diportisti austriaci che stavano dormendo a bordo del loro motoscafo, che sono stati svegliati da insoliti rumori. Accesa a bordo la luce e aperta la tendina hanno scorto delle figure che stavano ormeggiando su un motoscafo. Questi accortisi della luce hanno mollato tutto e sono fuggiti.

Da questo motoscafo sono riusciti a prelevare solo alcune parti elettriche. Nonostante il buio è parso che queste persone indossassero delle mute da sub. Cosa che sarebbe avvalorata anche dal fatto che in almeno due dei motoscafi “visitate”, per staccare il motore è necessario sbullonarlo da sotto lo scafo. Complessivamente il danno fra il valore dei motori e della strumentazione si aggira attorno ai 25 mila euro, più i danni.

@anboemo

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