Motonave Audace semi-affondata, l’armatore Vidali: «Nessun errore dell’equipaggio»

L’armatore interviene su quanto accaduto mercoledì sulla linea marittima Trieste-Grado: «Seguiti i protocolli. La motonave è integra al 100%, le indagini chiariranno che cosa è accaduto»

Laura Borsani
Alcuni momenti dell'incidente dell'Audace e la motonave sotto esame a San Giorgio di Nogaro
Alcuni momenti dell'incidente dell'Audace e la motonave sotto esame a San Giorgio di Nogaro

GRADO «Qualcosa è accaduto, ma cosa non si sa». L’armatore Pierfilippo Vidali, presidente del Consorzio Vidali Group Motoscafi, esclude problemi legati a malfunzionamenti o carenze tecniche della motonave Audace. Ne è tanto convinto da definire l’unità «integra al cento per cento».

Nessuna falla sulla motonave Audace Trieste- Grado, si indaga per naufragio colposo
La motonave sotto esame a San Giorgio di Nogaro (Petrussi)

Il ruolo del comandante

E per fugare voci girate circa un possibile provvedimento, fino addirittura al licenziamento, nei confronti del comandante Bruno Tessari, lo chiarisce subito: «Non è stato assunto alcunché nei confronti del comandante. Su quali basi avrei dovuto farlo? Non c’è alcuna evidenza che possa giustificare qualsivoglia azione». Anzi, rimarca:

«Il comandante Tessari assieme a tutto l’equipaggio hanno operato al meglio, seguendo correttamente i protocolli del caso. La Capitaneria di porto è arrivata in dieci minuti dal segnale di aiuto comunicato dalla motonave».

Dunque, attività di indagine in fieri, da parte della Capitaneria di porto di Monfalcone, coordinata dalla Procura di Gorizia, nell’alveo dell’ipotesi di reato di naufragio colposo.

Parla il comandante della motonave che ha rischiato di affondare al largo di Grado: «Entrava tanta acqua»
Il comandante dell’Audace, Bruno Tessari, con la coperta termica gialla, subito dopo aver toccato terra

Motonave integra

Intanto Vidali offre il suo punto di vista dopo quanto è avvenuto al largo di Grado, quando la motonave, percorse 6 miglia in circa 40 minuti, dalla partenza dal Molo Torpediniere verso le 10.30, ha imbarcato acqua inclinandosi a prua. La tempestività delle forze in campo ha messo in salvo gli 81 passeggeri a bordo e l’equipaggio. Vidali quindi osserva:

«L’imbarcazione è semi-affondata, e su questo evidentemente saranno le indagini a chiarirne le cause. La motonave Audace era in condizioni ottimali, dal motore agli assi e quant’altro. Quando è stata rimorchiata verso San Giorgio di Nogaro, il motore funzionava in modo regolare, e lo scafo era intonso. Rimane da capire cosa sia effettivamente avvenuto, da dove sia entrata l’acqua, probabilmente da sopra».

Il collegamento marittimo Trieste – Grado: una rotta tormentata dal 2021

Il punto delle indagini

L’armatore evidenzia con sollievo che «non si è fatto male nessuno», pur comprendendo l’impatto di una circostanza di questo genere. Rimarca anche la regolarità documentale, in termini di certificazioni e abilitazioni di sicurezza per la navigazione.

La Capitaneria di Monfalcone, ieri, attraverso una nota, ha dato conto dello stato dell’arte delle attività svolte.

Nave rischia di affondare con 76 passeggeri a Grado: il video della Capitaneria di porto

«Ultimata la delicata gestione dei soccorsi, coordinati dalla Direzione marittima di Trieste, in favore degli 81 passeggeri e dei 4 membri dell’equipaggio presenti a bordo della motonave Audace, lo scorso mercoledì, l’unità navale è stata rimorchiata presso un cantiere navale di San Giorgio di Nogaro, anche al fine di scongiurare l’affondamento con potenziale pericolo di inquinamento dell’ambiente marino, e poi alata all’interno di un capannone, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

La motonave Audace della linea Trieste Grado a secco a San Giorgio di Nogaro per i controlli: non ci sarebbero danni strutturali

La Procura di Gorizia ha dato quindi incarico ai militari della Capitaneria di porto di Monfalcone, coadiuvati dal personale degli Uffici circondariali marittimi di Grado e Porto Nogaro, di avviare le necessarie attività di indagine per chiarire l’esatta dinamica degli eventi ed eventuali responsabilità in ordine al reato di naufragio colposo. La motonave Audace è stata sottoposta a sequestro probatorio e sono in corso, da giovedì mattina, gli accertamenti e le attività di indagine».

Parallelamente «è stata avviata dai competenti Uffici della Capitaneria di porto l’inchiesta amministrativa prevista dal Codice della navigazione al fine di chiarire le cause del sinistro marittimo».

Il naufrago: “Troppo peso”

Alla redazione de Il Piccolo è giunta una mail da parte di uno dei passeggeri che erano a bordo della motonave, a firma Klaus Altman: «Io, con mia moglie e nostro figlio di 2 anni siamo ancora sotto shock. È stata un’esperienza orribile, soprattutto con nostro figlio.

I naufraghi della motonave Audace: "Fortunati a essere vivi"

Quando siamo saliti c’era una fila di 20 persone con le loro e-bike. Stavano discutendo con l’equipaggio il quale diceva loro che non c’era spazio sufficiente per le loro biciclette e avevano paura che la barca potesse essere troppo pesante. Alla fine tutti erano bordo con le loro bike, la maggior parte riposte nella parte anteriore della barca. Erano soprattutto elettriche, dal peso maggiore delle bici normali. Mi chiedo se il carico, unitamente alle condizioni del mare, possa spiegare l’ingresso dell’acqua». Le rastrelliere comunque erano già piene.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo