Motonave Adriatica in cantiere dopo l’urto con il fondale: la linea Grado-Lignano sostituita con il bus

La motonave ha toccato il fondale a causa della bassa marea e ha raggiunto San Giorgio di Nogaro per i controlli del caso

Antonio Boemo
La motonave Adriatica in una foto di archivio
La motonave Adriatica in una foto di archivio

GRADO Il servizio marittimo Lignano-Grado-Lignano (per il quale sono previste due corse quotidiane di andata e ritorno ad esclusione del lunedì) è stato sostituito martedì 28 maggio da quello su gomma, a bordo di un bus, in quanto la motonave Adriatica, utilizzata quest’anno per la linea lagunare, ha fatto registrare un’avaria che, sebbene si profili poter essere di poco conto, ha comunque imposto al momento la sospensione dei viaggi.

Domenica, a causa della bassa marea, l’Adriatica ha toccato il fondale all’ingresso del canale di Grado e ha imbarcato acqua in sentina.

Il comunicato emesso dall’Apt di Gorizia, che gestisce la linea marittima, precisava infatti che l’Adriatica non aveva svolto il consueto servizio per un intervento di manutenzione straordinaria «in seguito a un urto in corso di navigazione avvenuto domenica 26».

Martedì, dunque, il collegamento Lignano-Grado- Lignano è stato garantito da un bus sostitutivo.

Domenica, ad ogni modo, dopo l’inconveniente l’Adriatica ha completato anche il viaggio di ritorno a Lignano, ma da qui poi non si è mossa, con i responsabili della motonave che hanno provveduto a notificare l’inconveniente stesso.

Da quanto si è saputo, come si diceva, l’Adriatica, dopo aver toccato il fondale, ha imbarcato acqua in sentina. Da qui la necessità di verificare cosa sia accaduto e l’effettiva entità del possibile danno.

Il comandante della Capitaneria di Porto di Monfalcone, dopo la visita degli ispettori del Rina, il Registro navale italiano, ha dato l’autorizzazione al viaggio dedicato da Lignano al cantiere di San Giorgio di Nogaro, per le verifiche del caso una volta issata a secco l’imbarcazione.

Solo dopo queste verifiche sarà insomma possibile sapere quando riprenderà il servizio, cosa che si spera, tanto a Grado quanto a Lignano, avvenga presto.

Al termine dei controlli è prevista una nuova visita degli ispettori del Rina, dalla cui autorizzazione definitiva dipende la ripresa del servizio.

Nel frattempo, come precisa il direttore Luca di Benedetto, questa per l’Apt è l’occasione per chiedere alla Regione e anche alla Capitaneria di Porto e Circomare di verificare la situazione del canale di accesso a Grado.

Ciò anche perché - a quanto è dato sapere - a toccare il fondo, pur non subendo danni, sarebbe stata pure la motonave Audace che effettua la linea da e per Trieste. Tutte le linee marittime già attive, anche se hanno fatto registrare da subito una buona affluenza, sono state ostacolate finora dalle condizioni meteo, di certo non stabilmente favorevoli in questo primo scorcio di bella stagione.—

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