Mostre, yoga e svolte hi-tech nella “nuova” Acquamarina

La piscina terapeutica cambia gestori e punta a diventare polo multifunzionale. Tra i progetti il recupero in chiave culturale degli spazi inutilizzati al primo piano
Un corso di acquagym organizzato alla piscina Acquamarina
Un corso di acquagym organizzato alla piscina Acquamarina

TRIESTE Da una quindicina d’anni è un punto di riferimento sul fronte del benessere, dello sport e dei percorsi di riabilitazione. Adesso la piscina terapeutica “Acquamarina” è pronta a costruirsi un nuovo volto e a diventare un vero e proprio centro di aggregazione e contenitore di eventi per la città. Un cambio di immagine che arriva con la fresca aggiudicazione della gestione della struttura per i prossimi cinque anni (con la possibilità di rinnovo per altri cinque), al termine del bando di gara indetto dal Comune, da parte del raggruppamento temporaneo d'impresa tra la società sportiva 2001 Team Sport Academy e la Pineta del Carso, per una cifra annua di 1.358.500 euro, con un ribasso del 5 % su base d'asta.

Trieste, parte la gara per il rilancio della piscina Aquamarina
Una delle vasche climatizzate dell'Acquamarina (Foto Silvano)

L’obiettivo dunque, già delineato nelle linee guida del progetto comunale, è quello di allargare l'offerta e incrementare gli spazi a disposizione dell'utenza. Nello specifico, l'idea è “recuperare” l'area del primo piano della struttura al momento non utilizzata, se si eccettua il terrazzo che d'estate viene trasformato in una palestra all'aperto. Una superficie che in totale conta su circa 200 metri quadrati, un terzo di quella complessiva, e dove saranno ricavate delle aree polifunzionali da adibire a diverse attività: dalle mostre alle conferenze, dalle sale lettura alle iniziative culturali. È allo studio inoltre la realizzazione di un ascensore per collegare i due piani della struttura, oltre a un intervento che riguarda la modifica dei serramenti di ingresso, da sostituire con porte scorrevoli, per facilitare l'accesso all'edificio. Infine si lavora per dotare l'intera area della copertura wi-fi e per lo sviluppo di nuove tecnologie fondate sull'utilizzo di energie rinnovabili, nello specifico quella idrotermica, che il Comune intende portare avanti in edifici pilota situati in prossimità del mare.

«Da molti anni la piscina incarna un punto di riferimento naturale per una città di mare come Trieste - spiega David Barbiero, responsabile per la struttura di 2001 Team, che conta su una serie di centri sparsi tra Veneto e Trentino -. Fin dall’inizio la filosofia è stata quella di creare un luogo da mettere a disposizione delle diverse esigenze delle persone, in particolare rivolto alle fasce più deboli, come anziani, bambini e diversamente abili. Adesso un ulteriore “step” che va ad ampliare l'offerta e che mira a trasformare la struttura in un luogo multifunzionale a disposizione della città».

La piscina conta su due vasche di acqua di mare costantemente climatizzata sopra i 30 gradi: una più grande, di 25 metri per 10 e profonda un metro e mezzo, cui si aggiunge una vasca più piccola (10x4), a profondità variabile, dotata di rampa di accesso per persone con disabilità. Decisamente variegata la tipologia delle attività praticate dalle oltre 150 persone che frequentano ogni giorno la struttura: si va dal nuoto libero, passando per i corsi di acquagym, acquafitness e nuoto posturale. Nel termarium spazio a sauna, bagno turco e zona relax, cui si aggiunge il centro estetico. Infine nella palestra da 85 metri quadrati si possono praticare anche yoga, pilates, tai chi chuan, zumba e danza del ventre.

Parallelamente si sviluppano l'attività sanitaria e i percorsi riabilitativi, a cura della Pineta del Carso, seguiti da una squadra formata da una dozzina di fisioterapisti. Si va dalla fisioterapia tradizionale ai corsi di idrochinesiterapia, passando per il lavoro in palestra e l'ambulatorio per visite specialistiche. «L'idea è quella di trovare sempre nuove soluzioni per aumentare la qualità del lavoro e fornire risposte immediate ai pazienti, anche con pacchetti vantaggiosi dal punto di vista economico - spiegano le responsabili -. L'obiettivo primario rimane sempre e comunque il benessere della persona». Così infine Mauro Silla, direttore Area Servizi e Politiche Sociali del Comune: «Un'offerta che si amplia nel nome dello sport, della salute e della socialità, per rendere la struttura ancora più fruibile ed appetibile alla cittadinanza».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:piscinemostre

Riproduzione riservata © Il Piccolo