Mossa, petizione contro un’asina
MOSSA. Era il 18 maggio 2000. I telegiornali, quelli più gossippari e “leggeri”, diedero notizia del problema che afflisse Julia Roberts durante la lavorazione del film “The mexican”, in cui recitava al fianco di Brad Pitt. La star, infatti, ebbe molte difficoltà ad addormentarsi a causa del raglio di un asino che sostava proprio di fronte al suo albergo. Come raccontò il quotidiano locale “El norte”, dovette intervenire persino un addetto alla sicurezza per spostare l’animale che turbava i sogni della Roberts.
Perché risfoderiamo questa vecchia notizia? Perché a Mossa c’è un asino, o meglio una asina che sembra disturbi parecchio alcuni residenti. Che hanno promosso anche una petizione. La proprietaria dell’animale, Carmen Bregant, ha immaginato che Camilla, l’asina, scrivesse una lettera al giornale in cui esprime tutta la sua amarezza. «Camilla è il mio nome, sono un quadrupede, ed esattamente un’asinella di circa 3 anni di età con il vello bruno e di buon carattere. Sono arrivata a Mossa - si legge nella lettera immaginaria - alla fine del mese di giugno 2013, in possesso di tutte le necessarie “licenze” che le norme burocratiche impongono. Vivo nel centro abitato, una tettoia mi dà riparo per la notte e per gli altri fenomeni naturali dispongo di un recinto con ampio spazio verde verso via Blanchis. Un pezzo di terreno adiacente il parcheggio-mercato di fronte alla chiesa mi permette di sgranchirmi le gambe a mio piacimento. Dopo l’ambientamento, ho iniziato ad uscire e a passeggiare per la ricognizione del luogo, destando molto interesse e curiosità fra gli abitanti, in particolare fra i bambini».
«Recentemente, sono stata ospitata dal maneggio in località Preval in occasione delle ferie della mia “padrona” con la quale vivo un rapporto paritario. Durante la sua assenza, stando ai “si dice”, sono circolate voci di raccolta di firme per un mio allontanamento dal paese: sarei all’origine di odori sgradevoli! Onestamente, vengo pulita e strigliata 4 volte al giorno almeno. Le condizioni atmosferiche, la temperatura, il tasso stesso di umidità certamente interagiscono con gli odori ma non più di quelli di natura umana: wc, tombini e scarichi forse sono più maleodoranti a causa dei cibi più “ricchi” consumati dagli uomini. Mi sia consentito osservare che i topi di fogna, o meglio i ratti, sono notoriamente pericolosi e vivono nelle vostre fognature e non certo vicino a noi erbivori. Sarebbe opportuno che i raccoglitori di firme avessero il coraggio di parlare apertamente, con chiarezza, senza nascondersi dietro un dito».
Conclude la lettera: «Possiamo fare un raffronto sul grado di pericolosità obiettiva per la salute di tutti? Dunque, poniamo da un lato ciò che costituisce minaccia alla salute di tutti i viventi come e per esempio: eternit che ci stringe da vicino in gran quantità e l’inquinamento atmosferico in generale (quello acustico, le polveri sottili, etc). Dall’altro lato mettiamo l’odore animale che, al massimo, può far storcere un po’ il naso ma non mette a rischio la salute di alcuno».
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