Morto Vincenzo Sandalj imprenditore del caffè

Stroncato da un malore improvviso a 63 anni. Fabian: «Era apprezzato in tutto il mondo». Roberto Pacorini: «Qui sottovalutato, la città non lo conosceva»
Di Ferdinando Viola
Lasorte Trieste 27/11/07 - Presentazione Convegno Trieste Città del Caffè - Vincenzo Sandalj - Presidente Associazione Caffè Trieste
Lasorte Trieste 27/11/07 - Presentazione Convegno Trieste Città del Caffè - Vincenzo Sandalj - Presidente Associazione Caffè Trieste

Lutto nel mondo imprenditoriale triestino: è morto Vincenzo Sandalj, presidente della Sandalj Trading Company, una delle maggiori importatrici italiane di caffè. Sandalj è stato colpito da un malore fulminante all’uscita da un ristorante del Carso dove si era recato a cena. Il pronto intervento dei sanitari del 118 non è servito a rianimare l’imprenditore triestino. La data dei funerali non è ancora stata fissata.

La notizia della morte è stata data anche con “estremo cordoglio” dal consiglio di amministrazione della Sandalj Trading Company. «Grazie alla sua grande esperienza e conoscenza del settore, Vinko Sandalj ha contribuito alla diffusione della cultura del caffè e dell’espresso italiano in tutto il mondo con autorevolezza e grande competenza - si legge nel comunicato -. A Trieste, la sua città natale, Vinko ha assunto le redini della ditta paterna nel 1979, un'azienda che annovera oggi un migliaio di clienti in oltre cinquanta Paesi». Il consiglio di amministrazione, i dipendenti e tutti i collaboratori «si impegnano a sviluppare e portare a compimento le idee e i progetti da lui concepiti. Il mondo del caffè si stringe attorno alla sua famiglia e ai suoi amici».

Nato a Trieste nel 1950, Vincenzo Sandalj, completati gli studi alla facoltà di economia, entra, a ventiquattro anni, nell’azienda fondata dal padre Antonio nell’immediato dopoguerra. Nel corso degli anni la Sandalj Trading Company, di cui è presidente, cresce e si evolve in una società importatrice di caffè gourmet per l’espresso con più di seicento clienti torrefattori in tutta Italia e nel mondo. Tra le oltre cento qualità di caffè offerte alla clientela c’è una vasta gamma di miscele di caffè verde per l’espresso.

Presso l’Accademia del Caffè, annessa alla Sandalj, si tengono regolarmente corsi sull’assaggio dell’espresso e sulla preparazione delle miscele. Nel 2000 Vincenzo Sandalj pubblica, assieme a Fulvio Eccardi, il libro “Il caffè – Territori e diversità”, tradotto successivamente in inglese, portoghese, giapponese ebraico e russo. Molte le cariche accumulate in tutto il mondo da Sandalj. È stato per molti anni trade adviser dell’International Coffee Organization di Londra, rappresentante europeo all’International Trade Center delle Nazioni Unite, presidente del Consorzio Qualicaf Trieste, socio fondatore e presidente della Speciality Coffee Association of Europe e, da giugno 2007, presidente dell’Associazione Caffè Trieste, carica che ha lasciato due anni fa all’attuale presidente Massimiliano Fabian.

Unanime il cordoglio della città per la morte improvvisa di Sandalj. L’amministrazione comunale lo ricorda con le parole dell’assessore alle Attività produttive, Edi Kraus: «Con la scomparsa di Vincenzo Sandalj Trieste perde uno dei maggiori imprenditori del settore del caffè. Un grande nome che ha dato un marchio a questa città e con la sua attività l’ha fatta conoscere in tutto il mondo. Era molto apprezzato all’interno della comunità slovena. Io l’ho conosciuto anni fa e poi ci siamo visti qualche volta. Era un vero e grande imprenditore».

Massimiliano Fabian, presidente dell’Associazione Caffè Trieste è stato uno dei primi a sapere dell’improvvisa scomparsa di Vincenzo Sandalj. «È un giorno molto triste, la morte di Vincenzo mi ha sconvolto - afferma -. Lo avevo visto lunedì sera, avevamo parlato... poi nella notte la notizia. Mancherà ora a Trieste un riferimento essenziale per il caffè, ma la sua scomparsa è una grave perdita per tutto il mondo imprenditoriale che opera in questo settore, e non solo. Vincenzo era conosciuto in varie parti del mondo dove era molto apprezzato, perchè era una persona capace e di grande professionalità. Il settore perde un personaggio di statura internazionale. Io ho lavorato molto con lui e per me è stato sempre un punto di riferimento nell’Associazione Caffè Trieste di cui è stato presidente. Come persona era gioviale, sincero, aveva a cuore tutte le cose che faceva. La sua morte improvvisa, ripeto, lascia veramente un vuoto in questa città».

Roberto Pacorini, presidente e amministratore delegato della “B. Pacorini srl” gli era «amico da 40 anni». «Con Vincenzo Sandalj - sottolinea Pacorini - scompare un personaggio che conosceva il caffè come pochi. Aveva una grande passione per il suo lavoro e soprattutto nel gestire la qualità del caffè. Trieste non lo conosceva come invece avrebbe meritato. Lo sottovalutava per ignoranza, perchè non lo conosceva. Era una persona di grande qualità, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Svolgeva il suo lavoro di importatore di caffè con grande professionalità e interesse. Qualità che nel mondo gli hanno sempre riconosciuto».

Andrea Illy è presidente e amministratore delegato di illycaffè, azienda di famiglia fondata nel 1933 a Trieste. «Il ricordo di Vincenzo Sandalj - afferma - è legato al suo costante impegno nel mondo del caffè cittadino e alla passione per la qualità che ci accomunava. La volontà di dare un impulso sempre più forte al comparto del caffè ha determinato la nascita della Qualicaf, che lui ha guidato in modo eccellente per anni e che ha reso possibile la creazione del distretto del caffè, vero fiore all’occhiello dell’industria triestina».

Vincenzo Sandalj era anche Console onorario dell’Indonesia. Enrico Samer, decano del Corpo consolare di Trieste, lo conosceva proprio per questo suo ruolo diplomatico: «Sono allibito. Lo vedevo ogni tanto alle riunioni del Corpo consolare. Venerdì scorso era all’estero e perciò non ha partecipato alla nostra tradizionale cena, ma lo vedevo ogni tanto. Penso che Trieste perda molto da un punto di vista economico».

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